lunedì 26 gennaio 2009

IL BUBI FA SCENA MUTA, PRENDENDO SPUNTO DAL FILM "METROPOLIS" DEL 1927 …

(nella foto sopra, "the magic box" Daniel Scala)

I ragazzi del "generale" Reale per la seconda giornata del girone di ritorno, si dirigono con "armi e bagagli" verso la "fatal" Bergamo (chiedere alla ciurma di Mourihno informazioni più dettagliate, ndr) … ad aspettarli c'è un "Metro-polis" impaziente di far partire la sua carrozza. Il sottoscritto "oleoso" non prenderà parte alle trasferte di casa meranese, ma comunque "vomiterà" le solite "balordaggini", facendo un "collage" quanto mai assortito delle notizie recepite con tanto di corno per sentire alla Mr. Magoo (in questo senso ringrazio "Sir" Nardo, Bandito onorario nr.3, ndr). I giallo-rossi di casa "bubesca", si presentano in terra lombarda privi di capitan "maestro di vita" Lezzi e di "tira la bomba a mano" Carolo … ma le defezioni non spaventano, perché nel cristallino delle pupille meranesi brilla ancora il risultato dell'andata, vittoria per 7 a 2 … di fatti dopo nemmeno un minuto Valenti è già costretto a recuperare la palla dalla sua saccoccia, armato di scopa e paletta, 1 a 0. La reazione meranese è affidata ai piedoni infreddoliti di "Yuma" Carati e alla "falcata leopardiana" di Gniewecki, ma il ponte levatoio di casa bergamasca non crolla … anzi raddoppia … il laterale destro casalingo sale in groppa al suo slittino da Skeleton e sfruttando il pollice verde di un "bubino" (intento a mietere le siepi antistanti al palazzetto, invece che tenere la marcatura, ndr) riesce a insaccare di prepotenza, 2 a 0. I locali nonostante il doppio vantaggio, non placano la loro sete di goal, ed ecco allora elevarsi all'ennesima potenza "ghost rider" Valenti, che con un paio di colpi di reni (quasi degno di Tony … dimmi quando, quando, quando, ndr) inizia a mantecare la ribollita che verrà servita a fine partita. I ragazzi del presidente Calovi si fanno vedere a sprazzi, come i raggi di sole in una giornata nuvolosa però indossando anche un paio di Ray Ban … i veri pericoli vengono imbastiti dai "tre moschettieri" Santese, Scala e Vanin, con l'ultimo che torna nella sua metà campo a mani vuote dopo aver centrato un legno "dell'arcaica" struttura chiamata porta. Prima che la giacchetta nera possa mandare la bidella a scaldare il latte per un Ciobar rovente, i bergamaschi triplicano … azione in velocità architettata a tavolino dallo stesso Da Vinci con la complicità di Camillo Benso conte di Cavour … tre tocchi leggeri come un "soufflè" appena sfornato e palla che s'insacca … 3 a 0. Il nostro "Russel Crown" Reale deve aver avuto parole intrise di "diserbante" negli spogliatoi, perché i "bubini" ritornano in campo con un altro piglio … frizzanti … trainati dal sempre eclettico "jamaica warrior" Gniewecki … ma è solo una controfigura del "roveto ardente" narrato dai libri sacri … perché al 5' i "metrò" mettono a segno il poker, sfruttando un "buco nero" di dimensioni mastodontiche della difesa giallo-rossa, 4 a 0. Il poker d'assi calato dopo "l'all-in", mette le ali ai locali, che continuano a spingere sull'acceleratore manco fossero al volante di una Lamborghini Diablò … fortunatamente in porta svetta la "chioma lucente" di Valenti, che sventa con sapienza "universitaria" la miriade di palloni che giungono a fargli visita, fino a quando deve alzare per la quinta volta bandiera bianca. Dopo tanta ombra finalmente verso il 7', "the magic box" Scala riesce ad accendere almeno una candela, cancellando quell'antipaticissimo 0 dalla casella goal realizzati, grazie ad un colpo degno della "carabina Spencer" a beffare il portiere, 5 a 1. Ma sfortunatamente quell'uno è solo illusorio, perché i locali continuano ad imperversare sul terreno di gioco manco fossero lontani parenti delle "orde barbariche" … questa volta gli straordinari all'ombra della "U" metallica rovesciata toccano a Vanin L. (subentrato all'ottimo Valenti, ndr), e il "figlio d'arte" (conoscente un certo "puffo" Vanin, ndr) fa vedere subito di che pasta è fatto … i suoi interventi si moltiplicano a dismisura, mischiando insieme la capacità "tentacolare" della dea Kali e l'incessante movimento del ballo tipico pugliese, cioè la "taranta" … ma tutto questo non servirà ad evitare altri due "pezzacci", per il definitivo 7 a 1. L'imbarcazione dello stratega Reale, torna in terra altoatesina sospinta da un fastidiosissimo vento a "forza sette" … già da domenica prossima bisogna far tesoro di questa "salassata", è in arrivo il Lecco e l'obbiettivo è uno solo: LA VITTORIA.
Salumi con scatto sulla tre quarti, Bandito nr.13!!!

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