martedì 3 maggio 2011

I Sogni di gloria continuano per il Venezia, ma i sogni di un futuro radioso restano a Merano…3 a 4!

(nella foto sopra, uno dei protagonisti assoluti dell'annata Under 21, ovvero "Capitan Harlock" Kulbaka!!!)



Dopo l’avvincente gara andata in scena in quel di Mestre (2 a 2 il risultato) è tempo di match di ritorno, è tempo della resa dei conti finale! Nonostante la mia periodica assenza dalle mura domestiche, decido di giocarmi l’ultimo Jolly disponibile nel mazzo (sono ad un passo dal vivere nel giro scale…hahahaha), e con la Pirillo Mobile decollo verso Merano! Al nostro ingresso in “The City” abbiamo due possibilità:
A) Iscriverci alla mezza maratona spacciandoci per dei maratoneti kenyoti
B) Affrontare un pezzo di strada a piedi, scansando flotte di vigili che ci bacchettano ad ogni attraversata di strada

Una volta in loco apprendo che il match inizierà con mezz’ora di ritardo, giusto il tempo per farmi offrire la colazione dal “Puffo Caramellato” Vanin, con tanto di approfondimento tattico su Benfica vs Montesilvano. Arrivano cosi finalmente le 11, e sotto lo sguardo avido di futsal della tribuna stracolma (che spettacolo amici! E non solo personalità di Merano, ma anche giocatori di squadre avversarie, che siano esse di Rovereto, Besenello, Bolzano o Bronzolo!!!) le giacchette monocromatiche danno il via alle danze. La notizia nr.1 da sottolineare, e che fra le file dei Reale Boys manca quel satanasso del “Golden Bocia” Trunzo S., cioè l’uomo che “Sussurra agli Agla”...insomma, una defezione pesantissima (si dice che sia stato convocato dal gran nano dei Loacher…i RIS stanno effettuando i rilievi del caso!). L’avvio delle danze mostra un Venezia posseduto dal pressing a tutto campo…asfissiante, grintoso, determinato…ecco quindi che al secondo capitan Zanatta prova la “miccia” a botta sicura, ottima la risposta di “Goku” L.Vanin! Passano esattamente 60 secondi, ed uno scarico col contagiri di “Golia” Peruzzi, libera a centro area il furetto Callegarin…il riccioluto nr.3 veneto, non ci pensa un secondo e spara di prima intenzione manco fosse posseduto dal Dio Pallone…sembra goal certo, ma L.Vanin in uscita, con la mano di richiamo, disinnesca tutto come il miglior artificiere presente sul mercato! Al quarto si affaccia dalle parti di Bertoli il Bubi, ed è il “Ciuccio” a sparare...sfera che lambisce il palo. La risposta veneta è nei piedi di Penzo, che dalla distanza spara…Vanin L. c’è! Al nono il risultato si sblocca…l’ingranaggio Ciuccio si adopera per battere una punizione sulla destra, quasi un corner ravvicinato…sassata da cava in mezzzo, e piedino volante di F.Vanin ad anticipare “capra e cavoli”…tempismo degno di un orologio Sector…1 a 0 e tripudio sugli spalti! Il vantaggio dei padroni di casa dura come il tentativo di trattenere un rutto dopo aver deglutito un litro e mezzo di Pepsi, quindi meno di un minuto…Peruzzi traghetta palla da far suo, ed una volta inquadrata la porta spara la mina…il portierissimo Vanin sembra nettamente sulla traiettoria, ma la sfiga decide di fargli il dito medio con tanto di pernacchia…schiena di un compagno a spasso col cane, e traiettoria che lo taglia nettamente fuori…cioff, 1 a 1! Nonostante il pareggio la corazzata gestita da “The Last Man Standing” Reale non demorde, e due minuti dopo ritorna in vantaggio…Mustafov, con la stessa scaltrezza di un beduino mentre cerca l’acqua, ruba una sfera a centrocampo e imposta subito a sinistra per “Solo di nome” Malandrino…quattro falcate bioniche, e scarico immediato sul secondo palo, li, proprio li, dove arriva come un razzo “The Black Swan” Kulbaka…piatto sotto misura al volo, e Bertolo spedito nel baratro…2 a 1 ed azione spettacolosa! Come nella prima circostanza il vantaggio dura il tempo di uno sternuto, e 40 secondi dopo il Venezia trova ancora il pari…Mustafov litiga sulla tre/quarti con il pallone e alla fine lo perde a favore del Vanin A. lagunare…mezza falcata in solitaria e sciabolata riscaldata a fuoco che va ad insaccarsi sotto la traversa, 2 a 2! Dopo il riproporsi del pareggio la partita non accenna a placcare i ritmi, e di conseguenza le azioni continuano a raffica…le più significative portano capitan Kulbaka a lambire il legno e sul lato opposto Salviato centra l’esterno del palo su battuta dalla sinistra…in ogni caso tutti al riposo sul 2 a 2, e noi spettatori dritti da un estetista a fare la ricostruzione unghie, visto che gran parte di quelle in dotazione erano già state mangiate! La seconda frazione inizia con un gancio destro in pieno volto bubegginate, e il colpo viene accusato…Peruzzi da profondità per linee verticali, la marcatura bubeggiante non scala come deve e Salviato si trova solo, soletto verso la porta di casa…Vanin L. in prima battuta chiude alla disperata, ma la sfera rimane li, e Salviato ribadisce in rete nonostante il disperato recupero dei difensori, 2 a 3! Il Bubi non si abbatte e alza subito la testa, visto che 30 secondi dopo una ripartenza condotta dal Ciuccio libera “Federico Zampalione” Mancin…fuga a sinistra e lob a saltare l’uscita disperata del portiere…entra o non entra, entra o non entra, alla fine la sfera accarezza il palo e va sul fondo! I ragazzi sponsorizzati dal Casinò ora calano il ritmo del pressing, come è naturale che sia (solo degli alieni avrebbero sostenuto quella cadenza per tutto l’incontro), ma spaventano ancora il Bubi con una sciabolata da distanze siderali dell’indiavolato Vanin A. che centra il palo alla destra di Vanin L. Al decimo lo spirito del capitano penetra nelle vene di Kulbaka…coast to coast di prepotenza ed esterno destro incorsa da applausi, parato! Fra l’11.esimo e l’11.esimo e trenta Vanin L. sale sul palco e recita la poesia come solo lui sa fare, prima sulla pietra da cava sganciatagli da Callegarin e poi sul colpo a botta sicura di capitan Zanatta posizionato sul secondo palo! Un minuto dopo, ecco la ripartenza fulminante Bubi…Nicola scava la fascia come una pacchera Liebherr, e scarica per l’accorrente Malandrino…Alessio prova la battuta, ma al momento di impattare la sfera, ecco la trebbiata della Val Trebbiadene in area…rigore ineccepibile! Sulla sfera va Kulbaka…rigore pesante come una suocera fra le mura domestiche per almeno dieci anni…la pasta del capitano c’è e si vede, rasoterra alla destra del portiere e sfera nel sacco, 3 a 3! In questo istante vi posso assicurare che ho visto tutti, ma proprio tutti i presenti in tribuna esultare, senza badare a bandiere e vessilli!!! Ora è cardiopalma ed elettrocardiogramma che fa segnare dei su e giù modello montagne russe…Vanin L. è ancora decisivo, prima sul tiro di Bertolo usato come uomo di movimento e poi sulla ribattuta di Penzo…sul fronte opposto il Ciuccio (partita pazzesca messa in campo da questo spilungone!!! Cuore, amina e cervello a disposizione della squadra…tanto di cappello) conduce l’ennesima ripartenza, con ennesimo scarico a sinistra, dove questa volta c’è Kulbaka…penetrazione micidiale, portiere messo a sedere e tiro a seguire che si chiude troppo, andando a salutare beffardamente il palo!!! La partita è maschia, ma l’arbitro lascia correre troppo, soprattutto su un doppio fallo (nello spazio di 20 secondi) di Callegarin che meritava sicuramente un doppio giallo! Il minuto quindici potrebbe parlare meranese, ma prima la bomba di F.Vanin diretta all’incrocio viene disinnescata alla grande da Bertolo e poi il libero ravvicinato del Ciuccio viene stoppato alla grande ancora da un immenso Bertolo! Al minuto 18, ecco la doccia fredda, anzi gelata…angolo pro lagunari, con difesa giallo-rossa che si fa “impacchettare” da un blocco azzeccato…Zanatta liberato a centro area e sinistro che non perdona…3 a 4! L’orgoglio meranese nonostante la stanchezza esce dalla tana, e 30 secondi dopo l’ennesima ripartenza sempre condotta a sinistra libera Mustafov verso l’ingnoto…1 vs 1 con Bertolo…lob caramellato e condito da arachidi, con portiere tagliato fuori…sembra goal, ma la sfera centra il legno e danza beffardamente sulla linea prima di essere spazzata alle stelle! Ultima azione ed ultima emozione…finisce 3 a 4 per il Venezia! Il prolungato applauso che la tribuna regala ai giovani meranesi è mozzafiato…vero, cristallino, spontaneo, quasi da brividi…incessante, manco fossimo alla prima della Scala. Le lacrime di Kulbaka a centrocampo nel momento dei saluti emozionano e lasciano senza fiato, ma è proprio da quelle lacrime che il germoglio Bubi trae linfa vitale, e proprio da quelle lacrime che nascerà la nuova piantina di casa Calovi. Lasciatemi spendere una parola immersa nel cioccolato fuso per Gianni Reale, l’architetto di questa meravigliosa avventura, l’uomo che 3 anni fa non ha avuto paura di entrare in “cantiere” nonostante il pericolo di caduta massi…il risultato ottenuto quest’anno è strepitoso, eccezionale, roboante, ma nasce da un lavoro triennale fatto di sacrifici immensi! La prima cima è stata scalata caro amico mio, ora è tempo di rimettere l’imbragatura e guardare con fiducia ad altre cime inesplorate…in bocca al lupo per tutto!

Salumi con polso vittima di infiammazione, Bandito nr.13!!!

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