mercoledì 10 marzo 2010

Marca TV vs Napoli Vesevo 3 a 2

(nella foto sopra, Velasco & Menichelli, docenti DOC per il gran ritrovo di Padova!!!)

Una giornata al mare, solo e con mille lire....pardon ma Paolo Conte si è impadronito del mio cervello e senza fare troppa fatica. Una giornata a Padova all'università, quella del calcio a cinque. Prima ora con Pino Milella, mastro Carmenta, che fra un po' sarà da noi (è una sorpresa presto rivelata); seconda ora con la Nazionale in allenamento fra possesso palla e partitina (mamma mia che forti Cavinato e Barigelli) e poi in aula a due passi dal Ct della nazionale Roberto «so' de Roma» Menichelli ed il guru più guru dei tecnici del futsal interplanetario Jesus Velasco. Personaggio simpaticissimo lo spagnolo, perché uno può aspettarsi un allenatore impettito dall'alto dei suoi titoli, ma invece ti trovi un signore che potrebbe benissimo essere al bar con te davanti a due «cervezas» a parlare di futsal. A epitaffio del pomeriggio la frase che mi stamperò su una maglietta come fa Legrottaglie con le sue su Cristo: «Non si riuscirà mai a togliere gli errori ai vostri giocatori, ma si aiuteranno togliendo loro i dubbi che hanno sui vostri insegnamenti».
E la sera: partitona. Fra una mora che porta popcorn (ma il dietologo me li ha vietati), persone che sbattono emblemi fallici di plastica per tifare ed una Coppa Italia di contorno da gustarsi al «Palafabris» che, eccezione fatta per il logorroico speaker, dà un bel colpo d'occhio. In campo la Marca Futsal do Treviso ed il Napoli Vesevo. La preparazione della gara non ha equilibrio. I veneti di Diaz hanno due preparatori, un motivatore, le strisce per gli skip, uno che fa aria ai giocatori: insomma organizzazione completa. I partenopei assomigliano invece ad una squadra qualunque: riscaldamento comandato dal capitano, con allenatori a parte a controllare. Insomma, dal pre gara il pronostico è 9-2 per la Marca. E per i prodi trevisani si fa anche un po' il tifo perché ci giocano, Fabrizio segnosoloio Amoroso e Marcio lo Stile Brancher, appena passati dai mesi gardesani di sollazzo per noi spettatori e incazzature per loro a fine mese. E poi la Marca ha la maglia bianconera che è sempre, per chi scrive, un bel vedere. Primo arbitro Malfer di Rovereto che, assieme a Feller, porta a due i trentini in campo. Insomma una bella soddisfazione. (NB: Feller ha il nonno di Besenello).
Si parte dopo l'inno della Uefa (Respect, ma non è quello di Aretha Franlin) e quel motivo tuttora in voga (Rino Gaetano docet) scritto da Mameli e Novaro. Ovvero "Fratelli d'Italia". La Marca consegna agli avversari una scatola di gnocchi (maledetti con la fame che ho) perché poi vorrà dare anche il contorno. Primo tempo con i trevisani a fare la partita, il possesso palla, i primi tiri in porta, la pulizia dei locali e la sostituzione di una lampadina nel bagno degli uomini (farla al buio è stato molto pericoloso). Bernardi salva subito su De Nichile, poi Bertoni perde la bussola e relativo senso dell'orientamento davanti alla porta avversaria dopo uno scambio Nora-Grana. Il Napoli controlla e ogni tanto s'accende soprattutto con Rogerio che spaventa Feller su imbucata di Sandrinho. Poi è ancora danza Marca che, appena passata la metà del tempo, guadagna punizione sulla destra: Nora taglia il campo con la battuta, Grana fa velo e Edgar Bertoni (un po' sovrappeso, anche se detto da me potrebbe sembrare un'infamia) bombarda sul palo opposto. Uno a zero. Wilhelm manca poco dopo il raddoppio, ma quando il Napoli punge rischia di fare male come la mosca tse-tse. Rogerio, sempre lui, fulmina dal limite: Feller para dentro o fuori? Il dubbio rimane, soprattutto perché non abbiamo la moviola e tanto meno il buon Malfer. La rete rimane fantasma e per fortuna che Biascardi non segue il calcio a cinque. La formazione di Centonze (italiano) prende coraggio e si fa pericolosa nel finale di tempo: prima con Fornari su punizione respinta da Feller, poi con Bresciani su angolo di Salomao -ao ao che alza da pochi passi solo soletto. Nell'intervallo si sfidano le squadre di volley e rugby di Padova in un incontro di calcio a cinque con i rugbysti usciti vincitori.
Ripresa meno Marca..ta e con Napoli che vuole dire la sua, ma appena Taborda (tiro centrale) dice bu, i trevisani infilano il raddoppio. Duarte conclude dalla distanza, Bernardi manca la presa e la palla finisce beffarda in rete per il raddoppio trevigiano. Passa poco più d'un minuto e Marcio Brancher va in fuga sulla destra, triangola con Wilhelm, scivola, si rialza controlla e tira: rete. 3-0 e gnocchi cotti. Ma non è così. Passano meno di tre minuti e Wilhelm s'appisola con il pallone nei pressi dell'area propria: Rogerio indossa il passamontagna, si fa consegnare il pallone e lo deposita alle spalle di Feller, riaprendo di fatto le speranze napoletane. Occasioni da ambo i fronti con Bertoni che colpisce il palo con una bella voleéé e Grana che salva in extremis su Taborda a pochi passi dalla meta. La Marca perde i pezzi, prima si fa male Wilhelm, poi anche capitan Duarte. Campano si mangia gnocchi, tagliatelle, tre canederli e un gol fatto a meno di tre minuti dalla sirena su assist di Fornari e con il portiere di movimento già in campo. Sandrinho fa le prove del gol e mentre il pubblico comincia a defluire (Chissa perché, pensava che si trattasse di calcio? Sul 3-1 non si esce nel fustal nemmeno a un minuto dalla fine!), Infatti a 41" dalla fine Sandrinho da sinistra fa passare il pallone fra le gambe di Feller e mette il 3-2 sul tabellone. Ultimi secondi in assalto, ma l'ultima conclusione di Fornari esce di poco, e la coppa prende la strada di Treviso.
Premiazione, coriandoli, Demetrio Albertini (Fabrizio Amoroso lo tampina per fare una foto ricordo con lui da buon milanista), Tonelli e saluti a tutti. Il tempo di entrare in campo, dare un'occhiata al parquet nero (posto a blocchi sopra il pavimento) e salutare i nostri prodi (Fabrizio e Marcio che ovviamente non hanno più notizie dal...Garda) e ritorno a casa con l'ammiraglia dell'Encyclopedia Lagarina del Futsal, Beppe Saiani. La giornata all'università si chiude, speriamo con profitto.

Salumi, gnocchi e marche trevigiane dal Bandito n°63.

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