mercoledì 10 febbraio 2010

Una prestazione al cloroformio, corretta da una leggera brezza causata dal movimento dei 3 punti…

(nella foto sopra, Andrea "Piccolo Lord" Fenice...c'è poco da dire raga, lo stile è garantito!!!)

E' tempo di derby nella palestrissima carica di acari di via Ruen…sul terreno plastificato e quindi anche sicuramente da riciclare, s'incontrano la Grolla/Torcia e il Pool. Sulla carta il compito degli "Allegri e contenti" Boy sembra agile per via dell'assenza di Fernando Kraemer (espulso venerdì scorso per evidenti divergenze con il duo arbitrale in merito al punto tre del "Trattato di Kyoto", ndr) factotum dei grollanti, anche se le assenze di "E.T." Radouane (squalificato sia dal campo, sia dal torneo di Memory che si svolgerà a casa Degan a breve, ndr) e la condizione fisica precaria di "Piccolo Lord" Fenice non possono far certo trascorrere una serata tranquilla come potrebbe essere quella di un multi-milionario a Malindi adagiato su una amaca. Il match prende il via con la velocità di un peto che per quanto vi sforziate si blocca a filo retto (brutta storia, ndr), insomma, quasi si dorme…a scoppiarci la classica bolla sul naso ci pensa Polinetti, che con una minella delle sue su punizione centrale attenta le parti intime di "Holzy Boy" Parlanti. L'armata traghettata dal "bicentenario" Ruocco comunque, è tutt'altro che rinunciataria, e quando può ripartire, si affida all'estro e all'iniziativa del duo "biretta in lattina" Vinci e Troinani…proprio quest'ultimo verso il 10' esalta le doti da "Nadia Comaneci" di Degan, che chiude ottimamente il secondo palo lanciando anche in aria un paio di clavette. La frazione segue inesorabilmente il suo iter mediocre…gli errori d'impostazione si affacciano sul match, più che la neve a Riga (Lettonia, ndr) e l'erroraccio sottomisura di "Fashion Istinkt" Zubba a portiere battuto ne è la prova lampante. A metà frazione si grida al miracolo per via di un goal…"Astro Boy" Polinetti ruba con la stessa sagacia di Lupin III una sfera a centrocampo…dopo averla accarezzata con la suola, modello cartomante in pensione con l'artrite, giunge face to face con Parlanti…tiro "lobbato" alla destra di Holzy e palla che s'insacca con la delicatezza di una piuma d'oca, 1 a 0. La palla in saccoccia dovrebbe dare una scossa tellurica al match, invece si ritorna a giocare a "tre-sette" senza il "morto" e con tanto di vinello "proletario" in brick appoggiato sulla panchina…si vede saltuariamente qualche proiezione offensiva, ma i portieri rischiano quasi quanto il presidente degli USA quando si muove con l'Air Force One…zero insomma. Ad una manciata di minuti dalla fine del tempo, fa il suo ingresso in campo Fenix, caldo come una pasta e fagioli servita a Lampedusa il 15 di Agosto (si era scaldato dall'inizio del match a bordo campo, ndr)…proprio da un suo scarico da destra verso il centro, la palla giunge a "trottolino amoroso/adiposo" Scalise…tiro, controtiro, supertiro, cialtron-tiro…alla fine la sfera s'insacca fragorosamente, per il 2 a 0 che ci manda secchi negli spogliatoi. Nell'intervallo cerco di capire come fa il bidello a muoversi con la rapidità Flash da una porta all'altra degli spogliatoi, ma come d'incanto me lo becco alle spalle con tanto di ghigno destabilizzante, che mi fa raggelare il sangue come un sorbetto ai fichi d'India. La seconda frazione finalmente mostra un Pool più rinvigorito…forse grazie alle pastiglie blu disciolte nelle borracce, che Pesce ha portato di ritorno dal Kenya…sta di fatto che a più riprese, Zubba, Scalise e Polinetti mettono a ferro e fuoco la porta grollante, e solo un super Parlanti riesce a evitare il peggio. Sfruttando l'onda dell'entusiasmo, Fenice tira fuori il suo Surf, si fa tutto il campo palla al piede, e secca Parlanti con una noce di cocco imparabile che si aggrappa alla rete…3 a 0. Dopo lo sfavillio iniziale, il Pool ritorna nel guscio manco fosse un paguro millenario, e la Grolla prende campo…una bella ripartenza in velocità Ruocco&Vinci (no, non è un nuovo gioco della Lottomatica, ndr) mette Troiani nelle condizioni di depositare la bola in rete, con Degan che non può nulla…3 a 1. L'ex Pirillo crede nella rimonta, ed il palo di "non mi spettino mai" Pirilli lo dimostra…ma non hanno fatto i conti con l'asse da guerriglia urbana Scalise/Fenice…ripartenza lampo, tipo l'incursione nazista in Polonia…cavalcata di Scali (no, non alla Casa Bianca sita in Innsbruck, ndr) scarico per Fenix e appoggio caramellato, 4 a 1. Quello che sembrava un uomo da rottamare, invece si intaglia personalmente la cornice della sua grande prova centrando un palo da cavei irti…stiamo parlando di Fenice, che libera una sassata dal limite su spunto personale. Sul 4 a 1 e gravitando in zona retrocessione, Mister "divento" Mato dagli spalti ordina l'uomo di movimento, alzando Parlanti sulla linea di centrocampo…la palla gira, gira, gira, ma i risultati sono scarsi, se si evince un palo di Troiani dalla distanza. Tutti si aspettano il goal dei pizzaioli, invece il "Piccolo Lord" Fenice timbra la sua tripletta…palla vagante, senza padrone, che viene adottata da "cuore d'oro" Fenix, solita discesa deflagrante e per Parlanti son dolori all'ano…5 a 1. Il match ufficialmente termina qui, anche se per la cronaca e per le statistiche, "penna bianca" Ravanelli rende meno amara la frittata insaccando un traversone con la complicità di Degan, 5 a 2, e soprattutto "gioco di mano" gioco di Saccomano ritorna al goal dopo quello segnato al Green nella prima di campionato, 6 a 2. Commento il match con una storica frase de me nonno (che non ho mai conosciuto, ndr)…"Caro Neffo, la mierda non è tutta uguale, c'è quella che galleggia e quella che la fa galleggiare…" a buon intenditore, l'odore non manca.

Salumi con mascherina, Bandito nr.13!!!

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