lunedì 25 gennaio 2010

Un Bubi operaio e pien de Facchini ...

(nella foto sopra, il neo acquisto dei Bubini arrivato nel mercato invernale, cioè l'italo/brasiliano Rodrigo Cecatto ... da notare, la chicca ... la T-Shirt che raffigura l'idolo Germano Mosconi!!!)


Questa cronaca non può non iniziare rendendo il doveroso omaggio a Mefisto finalmente sceso (o salito) tra noi mortali, nelle vesti del nuovo bidello delle Roen. Un demonio capace di spuntare da una porta degli spogliatoi, chiuderla e ricomparire un secondo dopo da un'altra porta lontana 20 metri. Un eroe che durante C5-HDI, partita scudetto, entra in campo e rallenta la ripresa del gioco dopo un gol, per minacciare di morte i tifosi che battevano sul plexiglas. Onore a lui!Per quanto riguarda la partita di giovedì, va in scena il più classico dei testa-coda tra Febbre Gialla e Bubi (e per noi sarà così praticamente per le prossime 5 giornate o quasi dato che incrociamo un bel po' di squadre della prima metà della classifica). Padroni di casa privi di D'Antonio, Benamati e Marco Corsi, quest'ultimo squalifichè, mentre i bubini lasciano in tribuna l'ex Vedovelli, per un acciacco a un molare. All'andata fu un sofferto 2-1 per i meranesi, che però non schieravano i due Trunzi…e la differenza si vede subito, con i fratellastri che girano e accelerano in stile Insetto Scoppiettante, cercando di mantenere alti i ritmi, supportati dall'ottimo "Non Dire" Cecatto "Se Non Ce L'Hai Nel Sacco". Ed è proprio nel sacco bolzanino che l'argentino infila la biglia alla prima occasione. Rimessa di un Trunzo direttamente sul secondo palo per Cecatto che, impegnato nel gioco delle tre carte con Gualti, tap-ina in porta per l'1-0. Il primo tentativo giallonero di far male al proprio avversario è affidato a uno scambio tra il Poeta Pinti e Lionel Ricci, che fraseggiano fino a buttarla fuori. Dalla parte opposta è ancora Cecatto a colpire, con un diagonale che coglie un po' di sorpresa Uku, che ovviamente non può parare se nel frattempo alleva api con tanto di maschera a rete davanti alla faccia. 2-0 Bubi e partita che non offre grandi sorprese. La Febbre costruisce le proprie occasioni, mettendo però a nudo il grosso limite che al momento la sta condannando: sono più le balle tastate da Cicciolina in carriera che quelle messe nella porta avversaria dai febbrosi. E' forse pensando proprio a Cicciolina che sul finire del primo tempo quel demonio di Lionel Ricci riapre la gara: splendida azione che parte con l'anticipo del Barone su un avversario, scarico per il Poeta che ricambia splendidamente per il Lionello nazionale che, solo in area, non perdona il Mostro Tabia. Azione identica a quella di qualche minuto prima, conclusa con una porcheria sempre di Lionel Ricci che, da posizione vantaggiosissima, centra la porta d'emergenza invece di quella meranese. Si va in spogliatoio col vantaggio minimo per il Bubi che nel finale ha concesso un po' troppo. Come da pronostico i bubini rientrano in campo decisi a chiudere la partita e iniziano a bombardare da ogni dove neanche fossimo a Pearl Harbor, facendo del tiro da fuori area il leit-motiv della frazione di gioco. In realtà il gol dell'allungo arriva per una fagiolata davanti alla nostra porta, conclusa con un tiro fiacco che manda la palla oltre la linea quel tanto che basta ber sbattere contro una poiana attirata in porta da Uku con un richiamo per uccelli, tipo quelli che usano i cacciatori. Invocando un intervento risolutivo del bidello e con davanti le orrende facce del Neffo e di Feo presenti in tribuna e impegnati in una relazione omosessuale, mi accomodo in panchina e da li mi vedo il 4-1 e il 5-1, due gol praticamente identici: botta dalla destra appena fuori area, con palla che si insacca ai 150 all'ora senza possibilità di intervento. La Febbre colleziona ancora qualche occasione, mettendo a referto anche una traversa o un palo penso di Fronzi, oltre a un ginocchio di capitan Silvietto che sembra lo stinco che mi sono mangiato alla Forst la settimana scorsa (Christian, non ho scelto io il posto…). Poi francamente il nulla, a parte la dentiera del Nevergreen Tibe, che mi ritrovo nella doccia dove il nostro l'aveva messa a pulire dopo la fatica del campo. Il Bubi risolve senza troppi pensieri la pratica e mantiene la testa, o il secondo posto o il terzo, bo….noi sicuramente manteniamo l'ultimo, in attesa che arrivino match alla nostra portata, oltre a una vagonata di modelle svedesi in spogliatoio, come promesso dal presidentissimo a inizio anno.

Saluti infernali (Neffo se censuri anche questa ti tolgo il saluto, maledetto timorato di Dio), Bandito 666

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