martedì 12 gennaio 2010

HDI vs Laives 3 a 2

(nella foto sopra, Teo "Playmobil" Peron, che dopo essersi rotto il setto nasale in due parti al torneo bronzolotto, ha trovato lavoro nel Cirque du Soleil)

Le vacanze sono finite (beato chi le ha fatte, non di certo il sottoscritto sigh sob), gli addobbi e gli alberi sono finiti negli scatoloni a prendere polvere, e finalmente si torna a parlare di futsal giocato, dopo la sessione invernale di mercato.
Salgo come al solito in auto con bomber Santoni, il quale allieta il viaggio con i suoi gusti musicali alternativi (un giorno o l’altro l’ipod collegato alla radio farà un volo stile Inzaghi dei bei tempi :P) e arrivo in quel di Besenello con largo anticipo.
Il custode della palestra ci avvisa che le tribune poste ai bordi del campo non sono utilizzabili (chissà perché … qualcuno ha fatto il nome dell’Innominabile?) e quindi salgo in piccionaia, con il fido bandito n. 63, del quale approfitto sempre per avere l’elenco delle formazioni (se non ci fossi tu Cris).
Tra le fila degli assicuratori l’unica defezione è Veizi, mentre nella squadra barcollante spicca l’assenza del giovane e molto promettente Bentivogli.
I quintetti di partenza sono, per l’HDI: Molinari, Corte, Giovanelli, Prighel e Taborsky; per il Laives: Righetto, Catanzariti, Peron, Veronese e Marino.
I primi minuti sono abbastanza soporiferi, tanto che rimpiango di non aver bevuto un caffè prima del match e, quando mi sto appisolando in tribuna, ecco che all’ottavo minuto i padroni di casa passano in vantaggio con “Furia Ceca” Taborsky, che approfitta di una palla recuperata e, dopo aver saltato il portiere, deposita in rete con un preciso rasoterra di piatto destro: 1-0.
Il Laives risponde dopo pochi secondi con un tiro a lato di Ghiotti, polemico con le decisioni arbitrali che pure Totti potrebbe prendere lezioni.
Capitan Giovanelli, alias bandito n. 5, colui che vi saprebbe dire codice fiscale e numero delle calzature di qualsiasi giocatore di futsal, spara a lato da buona posizione poco prima del decimo minuto di gioco. Il Laives replica con una punizione battuta da Sanfelici alias “buceta”, ben parata da Molinari.
Attorno alla metà del primo tempo è Taborsky a tornare protagonista con due conclusioni nel giro di pochi minuti, sulla prima Righetto risponde presente, ma non può far nulla sul bolide scagliato da “Furia Ceca” dagli 8 metri in diagonale, il quale sfrutta al meglio la palla rubata da Magelli, nipote di “Zeman” Magelli (i dirigenti delle fabbriche di sigarette, se hanno dei bonus impressionanti, lo devono proprio grazie allo zio ehehe): 2-0.
A questo punto capisco che non essendo ancora entrato Santoni, vuol dire che il malanno muscolare capitatogli a Tione un mese fa non è ancora risolto, e quindi se ne sta comodo in panchina (bella la vita eh?).
Gli ospiti bussano alla porta ospite per due volte nella parte finale del tempo: prima con un bello schema che vede Casarin al tiro dai dieci metri circa, il quale cerca di trovare Catanzariti solo soletto sul secondo palo, palla mancata di pochissimo (la difesa degli assicuratori era impegnata a guardare le gnocche in tribuna), poi con un gran tiro di Peron, ben neutralizzato da Molinari. La pressione degli ospiti viene premiata ad un minuto dalla fine dei tempi regolamentari, quando Peron esplode la bomba dalla riga laterale destra, Corte devia la traiettoria, con la palla che si infila nel sette: 2-1.
Tutti pensano che il primo tempo finirà così, ma Capitan Giova non è d’accordo e dopo un pregevole giro palla degli assicuratori, la bola arriva nei piedi di Corte che spara un tiro apparentemente innocuo (perché destinato alle macchinette del caffè) ma che il nostro bandito n. 5 trasforma in gol con un colpo di tacco alla Bettega (di cui si vanterà per i prossimi anni :P), forse in onore del ritorno del dirigente in casa bianconera (Nesta, Ronaldinho, Ronaldinho! Scusate, ho scritto della Juve e non potevo non accennare al big match di ieri sera): 3-1.
I primi nove minuti del secondo tempo vedono ancora la squadra di casa premere sull’acceleratore (cosa sconosciuta a Badoer), sempre con Giovanelli e Taborsky sugli scudi ma al diciassettesimo minuto arriva la doccia fredda (immaginate che gioia, con sto freddo) con Peron che sfrutta al meglio l’assist di Catanzariti ed in scivolata beffa Molinari, con la difesa di casa un po’ troppo larga nei due centrali: 3-2.
A questo punto la partita cambia, il nervosismo comincia a farsi sentire, Ghiotti protesta come un forsennato, Corte non è da meno, Veronese è stranamente tranquillo, come i due allenatori sulle panchine, di solito molto focosi e il duo Peron-Casarin tenta in tutti i modi di giungere al pareggio con conclusioni dalla distanza, che trovano Molinari sempre pronto alla respinta, di mano o di piede (per uno che va a lavorare dopo la partita, cosa volete che gli facciano dei tiri da fuori area?).
Poco prima del recupero Magelli, detto anche Giangi, detto anche Magellino, detto anche spara cazzate (eheheh) ruba palla, va via in azione personale, tira di punta ….. non va! Righetto alza in angolo con un volo plastico.
Gli assalti nei minuti di recupero del Laives non portano a nulla, e così l’HDI porta a casa una vittoria sudata, ma in fin dei conti meritata.
Continua così il viaggio del quartetto di testa, con Bubi e Green Tower a braccetto al comando, seguiti a tre lunghezze dall’altra coppia HDI e C5 Bolzano (è tornato in voga il gioco delle coppie?).
Le prossime due partite testeranno le ambizioni degli assicuratori, che per due volte consecutive andranno a Bolzano, per l’ultima d’andata contro la Bolzanese (fresca del neo-acquisto Mastro Loco) e per la prima di ritorno contro il C5 Bolzano.
Ne vedremo delle belle!!


Salumi dal vostro bandito n. 69 (che sta ancora smaltendo i bagordi natalizi)

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