lunedì 16 novembre 2009

Quattro rintocchi made in Pool, e finalmente i tre punti “figliol prodighi” tornano a casa

(nella foto sopra, riaperti i casting per trovare il nuovo Commissario Girardi ... "Fashion Istinkt" Zubba nettamente in pole position!!!)


Dopo due malsane sconfitte a spese di Bubi e HDI, i Pool-zanini di Mr. Allegri hanno sete di punti … ok direte voi, se te ghai sete corri al bar e attaccate alla spina, ma a noi le cose troppo semplici non piacciono!!! Visto l’arrivo dell’Olympia, mi presento in palestra con tunica e corona d’alloro (non tralasciando un bel fulmine in plastica con suonerie e led luminosi, ndr), ma quando invece d’incontrare Zeus incontro “nuovo cinema paradiso” Saiani, mi rendo conto che il mio approccio mentale al match non era proprio dei migliori … ma veniamo al futsal giocato, perché come sempre ho preso la tangenziale …
Tralasciando gli ormai classici momenti di osservazione mediante telescopio, e dopo soprattutto aver tolto dal secondo palo la tibia di Radu che voleva chiudere un invito di Scalise (invito qualche archeologo a visitare il “sito”, perché la rotula è rimasta incastrata sul battente in acciaio come un fossile dell’era neolitica, ndr), il pallino del gioco sembra finire nelle mani dei roveretani, che si fanno da pericolosi a pericolosissimi con due conclusioni di Ricci (di cui una che addirittura amoreggia col palo, ndr) e poi pericolosini (sembra un po’ il gioco acqua, acqua, fuoco, fuoco, ndr) con il “gringo” Frias. Per gustarsi in santa pace la prima vera azione da goal dei padroni di casa, bisogna aspettare la metà della frazione con “via e vai” Marchi che su punizione lambisce il palo, e soprattutto centra una tirocinante lap-dancer … di gran lunga più pericoloso il duetto quasi da San Remo, Radu & Zubba, con quest’ultimo che si vede fare una parata da Hall of Fame da “XXXXXL” Dossi (ma chi era il precedente portiere, Andrè the Gigant??? La maia gha delle dimensioni mai viste!!!!, ndr) in chiusura sul secondo palo. “Orso” Degan, non vuole essere da meno del suo pari ruolo, e nell’incursione solitaria di Guarino, lo disorienta con la tecnica da autogrill “segui la pallina, dov’è la pallina” chiudendo di giustezza. Il goal è nell’aria, proprio come un palloncino gonfiato ad elio che fluttua in una rulotte di un metro quatro, e a coglierlo è “pien de beretti con pon-pon” Zubba che insacca una rasoiata bi-lama dai 10, anche grazie alla decisiva deviazione di un avversario, 1 a 0. L’Olympia non ci sta e col suo uomo più importante, cioè “genio della lampada” Tovazzi, cerca di pescare il Jolly dal mazzo con una bomba dai 7 metri, ma Degan è in palla manco fosse il signor Agla, e mette in angolo. Al 29’ il Pool può usufruire di una punizione centrale dagli 11,50 metri … se ne incarica Zubba, tiro forte ad incrociare, di precisione chirurgica, la stessa precisione chirurgica con cui Saiani vorrebbe trattare i propri uomini disposti erroneamente in barriera … Dossi, Inversione a “U”, Divieto di Sosta, riesce solo a sfiorare e la palla s’insacca, 2 a 0. Il 2 a 0 dovrebbe anche essere il punteggio di fine periodo, ma non la pensa così “Oscar Washington” Tovazzi, che, controllata la sfera, la spedisce manco fosse una pallina di Pelota Basca alle spalle di Degan, 2 a 1 e fine periodo. Durante l’intervallo, provo a rifilare il mio vestito da Dio Greco al Bandito nr.666 tramite una telefonata camuffata da venditore incallito, ma con scarso esito, anche perché il suddetto Bandito si dice interessato solo alla Sacra Sindone. La secondo frazione nasce sotto l’onda energetica che invade il Pool mentre gli uomini della presidentessa sembrano ricoperti di melassa e piume … a più riprese, i vari Radu, Fenice, ancora Radu e Zubba, cercano di far fare alla propria panchina il record mondiale di sproloqui fallendo goal in serie (da segnalare una traversa timbrata da Radu, ndr), ma ha fermare il Guinnes (con conseguente ospitata nel salotto di Barbara D’urso, ndr) ci pensa “AstroBoy” Polinetti sugli sviluppi di una punizione … sassata diretta da punizione centrale sui 10 metri, barriera piena, ma sulla ribattuta si avventa ancora Poli che di sinistro lascia partire un “cobra incantatore” che si nasconde con tanto di strisciata fra le reti della squadra ospite, 3 a 1. Dopo l’ennesima palla sparacchiata fuori da Radu a tu per tu con “maglieria” Dossi (sottolineo la grande prova di questo ragazzo, ndr) l’Olympia prova il forcing e per il Pool è sofferenza … sofferenza che si moltiplica all’ennesima potenza quando Tovazzi “e per il Pool so cazzi”, penetra in area, salta Degan, rientra sul destro e deposita in rete con la grazia di un cigno nero, 3 a 2. In altre partite, quando dovevamo difendere il risultato entravamo in crisi e inscenavamo tragedie degne di “Tristano e Ricotta”, ma stavolta il capitano non ci sta … dopo aver recuperato una palla spettacolosa a centrocampo, il buon Fenix passa davanti al TelePass ed inbocca l’autostrada per l’area ospite … due/tre mila finte degne di un invertebrato al cospetto di Dossi, e palla insaccata sul primo palo … 4 a 2!!! Negli ultimi minuti c’è tempo per vedere un doppio libero pro Olympia, il primo calciato da Tovazzi viene parato dal piedone di Degan, il secondo invece calciato da Barozzi s’insacca, ma solo per sancire il risultato finale … 4 a 3. Ora si va a Laives, allacciate le cinture di sicurezza gente, anche perché non ho addosso le lenti a contatto e quindi potrei sbattere in ogni momento!!!

Salumi con vista 1/10, Bandito nr.13!!!

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