lunedì 30 marzo 2009

L'intervista … col BANDITO Episodio 22: Luciano Mendes de Sousa

(nella foto sopra, il Bandito nr.12 e Luciano nella versione italica di "Starsky & Hutch")

Bene, amanti del futsal, per l'intervista di oggi non ci troviamo nell'accogliente studio del colonnello "Von Neffo", bensì dall'altro capo del mondo; siamo infatti ospiti nella fazenda del signor Luciano Mendes de Sousa detto "Luciano". Perfetto, dopo esserci accomodati su un comodo divano di pelle di giaguaro, sorseggiando un'ottima caipirinha, partiamo con le domande.

Nome: Luciano
Cognome: Mendes de Souza

-Allora Luciano, prima di tutto grazie per l'invito, e soprattutto grazie a nome di tutti i banditi per avermi pagato le spese aeree. Partiamo subito con un domandone da "Lascia o raddoppia", sei libero di non rispondere, anche perché la prima domanda è scomoda come uno scarpone da montagna. Leggo: Luciano de Sousa, nato a San Paolo (Brasile), poi leggo anche: Luciano de Sousa: 6 presenze e un gol con la nazionale italiana. Ti senti più brasiliano o più italiano? Più caipirinha o più vinello? Più samba o più tarantella?
Sono Brasiliano con la samba nel sangue, ma in Italia ho trovato l'opportunità di diventare un giocatore "vero", innamorato della lasagna e con il passaporto '' vero" ... sono arrivato in nazionale, quindi, dentro sono brasiliano ma per il calcio a 5 italiano.

-La tua carriera italiana comincia prestissimo, praticamente eri ancora in fasce e con il pannolone ancora indossato quando hai lasciato il Brasile imbarcandoti su un peschereccio battente bandiera panamense diretto verso il porto di Augusta. La mia domanda è: cos'è stata la prima cosa che hai pensato quando hai toccato il suolo italiano per la prima volta?
Cavolo, e adesso come faccio a pulirmi da solo ??? E' vero sono arrivato a 18 anni, e da buon mammone ho dovuto imparare a pulirmi il naso e il sederone da solo.
-Hai avuto la fortuna di giocare praticamente in tutta Italia da Augusta a Trento, da Perugia a Arzignano, da Napoli a Roma, da Caserta a Montecchio. Sei una specie di Marco Polo del calcio a 5 e sicuramente una delle tue migliori amiche è la valigia. Quale esperienza ricordi con maggior piacere, e quale cancelleresti per sempre con una gomma dalla tua memoria?
Le più belle senza dubbio sono i titoli, ma ho conosciuto tante persone e alcune sono rimasti a me care … però nel calcio a 5 le persone non sono tutte serie e questo mi ha fatto cambiare molto, logico non da tutte le parti! Non cancello niente, anche perchè vedo da un lato buono tutte le esperienze ... nella memoria porto sicuramente le donne ...
-Durante una escursione alle cascate di Iguazù, ti appare lo spirito di Futsalito, da sempre venerato in Brasile, e del quale tu sei un grande seguace. Dopo qualche minuto di estasi lo spirito ti ordina di costruire una squadra composta dai migliori giocatori che hanno avuto l'onore e l'onere di giocare con te durante tutta la tua carriera. La squadra dovrà disputare il mitico torneo delle Intergalassie e dovrà rappresentare il pianeta Terra. Voglio una rosa completa di 12 giocatori pronti a sputare il sangue per il proprio pianeta.
Allora non mi vuoi in rosa ??? quindi:
Portieri : Caio Farina, Daniele Dorigatti (tanto in questi tornei il secondo non gioca mai, ndr )
Difensori: Marcio Brancher, Fabio Alcaraz, Nando Grana
Laterali: Marcio Forte,Edgar Bertoni, più ancora Nando Grana
Attacanti: Sandrinho, Foglia, Pinila e Wander Carioca
-Entrando in uno dei "Peggiori bar di Caracas" colpisci inavvertitamente uno dei più grandi re del Neffo-traffico rovesciandogli addosso il suo adorato bicchiere di rum alla noce moscata. In un attimo ti trovi circondato dai suoi scagnozzi pronti a ridurti come lo spezzatino della nonna. La fortuna vuole che il Neffo-trafficante sia un grande esperto di futsal, ti riconosce e quindi vuole darti una possibilità per sopravvivere. Dovrai svelare quali caratteristiche deve avere il perfetto giocatore di calcio a 5.
Prima di tutto gli offro da bere, una corona ...
Deve essere intelligente, saper giocare non solo con i piedi, deve essere grintoso, non rissoso, uno che prende sempre la porta, che ha un buon senso di squadra, ma un pizzico di egoismo, logico la magia ci vuole … uno che sa improvvisare in poche parole. Quindi non sono l'esempio giusto….
Quest'estate mentre ti trovavi nella tua villa paulista ricevi la chiamata di mister Regondi che ti chiede di far parte dell'avventura Green Tower Trento alla conquista della salvezza in serie B. Da buon soldatino rispondi: presente, e in men che non si dica parti alla volta delle Alpi trentine. Nonostante tu sia appena stato operato ai legamenti dal dottor Socrates, riesci a giocare già dalla prima di campionato. Come tutti sappiamo non hai terminato la tua avventura nella patria della polenta e sei partito verso il vicentino. Il Green è retrocesso miseramente, era tutto da buttare via nella squadra di patron Sembenotti o c'è qualcosa da salvare?
In primis dico che se non fosse stato per Gigi e il Green io forse non sarei tornato in Italia all'epoca, al Green secondo me si possono salvare tanti personaggi, ma non messi assieme, mi piacerebbe vedere un Navarro o un Giuliani giocare in un altra realtà. Poi, va beh, le grigliate a casa de Luca le salvo di sicuro... Non ho terminato l'avventura perchè non ero in grado di fare il lavoro che mi hanno dato, come una bistecca alla brace ho avuto paura di non essere abbastanza buono per la causa.
La vita di ogni persona è fatta di scale, c'è chi scende e c'è chi sale. Quella di un atleta non è molto diversa, anzi… Giochi a futsal da una vita intera, da nord a sud, da est a ovest, e chi più ne ha, più ne metta. I Banditi e tutti i lettori appassionati vogliono sapere, e pretendono una risposta, quale è stato il momento più bello della tua carriera (quello che racconterai più volentieri ai tuoi nipoti sdraiato sulla spiaggia di Bahia, ndr), e quale il momento più brutto (che dimenticherai appena avrai risposto a questa domanda, ndr)?
Il più bello?? Quando ho segnato contro il brasile in Egitto con la nazionale italiana. Il più brutto senz'altro l'operazione al ginocchio, ma niente mi farà dimenticare la sconfitta in finale nel torneo di playstation contro Dorigatti a casa di "Jack Sparrow" De Luca... PARTITA TRUFFATA!!

A vederti così non sembreresti neppure un giocatore di futsal, e invece, oltre ad esserlo, hai pure vinto qualcosina: scudetto, qualche coppa Italia, partecipazione alla Champion's League. Come detto in precedenza, anche se il tuo cuore è verde-oro, hai pure sei presenze in nazionale condite con una rete (proprio al Brasile, ndr). Eppure credo che uno dei ricordi più tristi riguardi proprio la Nazionale. Vuoi parlarci di quel benedetto Europeo del 2003?
All'Europeo del 2003 a Caserta ero inserito nella pre-lista di 15 giocatori, ma solo 14 sarebbero stati scelti per far parte dell'avventura. Di quella lista faceva parte anche Nando Grana, il quale si era però appena rotto i legamenti ed aveva quindi pochissime possibilità di scendere in campo. La sera prima di comunicare alla UEFA la lista definitiva il C.T. Nuccorini mi ha avvisato che avrebbe comunque scelto Grana al posto mio. E' stata una grossa delusione, ma non provo alcun rancore ne nei confronti del mister, ne di Grana. Col senno di poi la scelta si è rivelata poi giusta, visto che l'Italia ha poi vinto l'Europeo.
Come ultima domanda, da consuetudine, quei balordi dei banditi ti offrono una possibilità più unica che rara… Hai l'occasione di toglierti un bel sassolino dalla scarpa e magari di dire a qualcuno qualche cosa che non hai mai detto. Da notare che molti intervistati faticano a rispondere a questa domanda, ma sono sicuro che tu non avrai alcun problema, o sbaglio?
No, non ho problemi con le parole, dico quello che penso. E già che ci siamo siediti (hauahuhuuaha, ndr). Allora faccio un appunto al vs. calcio regionale, CAMBIATE MENTALITA', il calcio a 5 non è fatto di parole, volere non è potere.

Bene, chiudiamo con un grande ringraziamento a Luciano per l'ospitalità, sperando di poter ricambiare il più presto possibile… E complimenti ancora per la caipirinha, davvero ottima, soprattutto gustata in compagnia di un amico, prima che un grande giocatore.
A presto Luciano….Bandito nr.12!!!

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