martedì 1 marzo 2011

HDI vs Bubi vista con occhio tattico...speremo abbia 10/10!!!

(nella foto sopra, "Puffo" Vanin e "The Impeccable" Renier...la sfida è stata decisa dalle loro idee tattiche)
Siccome Neffo non sa più cosa inventarsi e non mi concede una pausa nemmeno quando potrei assistere alle partite da spettatore (la cronaca del big match è stata affidata ad un altro bandito), ecco che mi tocca buttare giù un pezzo sulla tattica relativo alla partita di venerdì scorso che ha visto il Bubi Merano aggiudicarsi l'intera posta in palio nonché il primato in classifica. Chiedo la clemenza della Corte, visto che venerdì non ho preso appunti e ho deciso di andare a memoria (gli anni passano per tutti), quindi se mi sono dimenticato qualcosa evitate la lapidazione. Soffrendo di pignoleria acuta ritengo doveroso un piccolo elenco degli argomenti che andrò a trattare: disposizione delle squadre; uscita dal pressing; schemi su punizione e calci d'angolo; sostituzioni; time-out; uomini decisivi. L'HDI parte con il solito quadrato 2-2, con uno dei centrali a prendere palla dal portiere e l'altro compagno della linea difensiva ad attendere l'eventuale passaggio laterale; il movimento dei due davanti prevede l'arretramento di uno dei due per venire incontro alla palla e raccogliere il passaggio di uno dei due giocatori bassi, che si butta nello spazio e viene sostituito nella linea difensiva da chi il passaggio l'ha ricevuto (è più difficile spiegarlo che farlo :P). Tale movimento crea una rotazione molto veloce, in attesa di trovare il varco giusto nella linea difensiva avversaria, che può scegliere di scalare le marcature e quindi disporsi a zona oppure di seguire a uomo i tagli degli avversari. Creatosi il varco, il giocatore che ha dato palla da dietro e che si butta nello spazio, dovrebbe allungarsi lungo l'ideale linea del palo e ricevere la palla in verticale, per l'uno contro uno con il diretto avversario. L'HDI utilizza questa disposizione quando deve affrontare la difesa avversaria schierata, devo aggiungere che Bucci nel lancio in verticale è il migliore dei suoi, come testimoniato dall'assist ad inizio secondo tempo per Pegoretti, non sfruttato dal compagno (che avrebbe portato all'eventuale pareggio sul 3-3), in una delle rare occasioni in cui la difesa del Bubi si è fatta trovare impreparata.Anche il Bubi si dispone con un 2-2, con i giocatori bassi (non di statura :P) molto larghi a ricevere il passaggio corto del portiere; spesso però il 2-2 diventa un 3-1, con un giocatore (molte volte Tschurtschenthaler, con Kulbaka più alto ad allungare la squadra) che si abbassa a dare l'appoggio: a questo punto o quest'ultimo prova la giocata a saltare l'avversario (difficile perché il più delle volte è rivolto con la fronte verso la propria porta) oppure tocca dietro per uno dei due della linea difensiva, con l'altro che parte in fascia (la cosiddetta giocata "del terzo uomo" -> sponda dietro e lancio lungo in banda). Questo tipo di dispozione permette al Bubi di uscire molto bene dal pressing indemoniato dell'HDI, anche se in qualche caso gli assicuratori riescono a rubare palla raddoppiando sull'esterno, approfittando delle rare occasioni in cui il Bubi non fa partire l'uomo in banda e quindi il 3-1 risulta statico. Devo aggiungere che i due uomini d'attacco degli assicuratori si dispongono stretti a centrocampo, per evitare il lancio lungo di Momo, invitando quest'ultimo al passaggio corto e partendo quindi con il pressing. Quando le squadre con il passare dei minuti sentono la stanchezza, Momo può più agevolmente trovare il compagno con il lancio lungo.Quanto all'uscita dal pressing dell'HDI, spesso gli uomini di Renier si affidano al lancio in banda per uno dei due uomini alti, ricordandosi degli errori in uscita della finale di Coppa che permisero al Bubi di fare sfracelli. Quando invece il Bubi preferisce aspettare e raccogliersi dietro la linea della palla, allora l'HDI parte con la rotazione già spiegata prima. Ora la nota dolente della partita, ovvero gli schemi su punizione e su calcio d'angolo. Premetto che bisogna dare merito alle difese che non hanno sbagliato nulla o quasi in tali situazioni, però mi sarei aspettato un po' più di creatività.Le intenzioni sono buone, perché il giocatore che prende palla per battere l'angolo chiama sempre lo schema, lo "schema" però prevede il semplice appoggio dietro per il compagno che si trova parallelo alla linea laterale, sullo stesso lato del corner, il quale o tira verso la porta o prova il diagonale per la conclusione sul secondo palo di un compagno che taglia. L'unica variante la offre l'HDI, con un uomo sul fondo che si avvicina per il tocco corto, con palla nuovamente a chi ha battuto il corner e tocco fuori di quest'ultimo per un compagno pronto alla conclusione da fuori; forse tale rapido movimento vuole attirare un avversario fuori dall'area, l'idea non è male ma ci vuole una rapidità d'esecuzione degna di Flash. Posso capire che gli allenatori fossero preoccupati della fase difensiva in caso di palla persa, però qualche schema con dei blocchi a centro area (il Lago di Cei li sfrutta spesso) avrebbe permesso di liberare meglio un uomo al tiro. Passando alle punizioni, non sono state molte, spesso sono state battute in zone del campo non pericolose, in ogni caso anche nei pressi dell'area le squadre hanno preferito il tocco corto per la conclusione del compagno (in porta oppure in diagonale per il taglio sul secondo palo).Quanto alle sostituzioni, Renier ha usato più uomini rispetto a Vanin, e proprio una sostituzione ha permesso al Bubi di allungare nel primo tempo: infatti Magelli non ha replicato la splendida prestazione dell'andata (tripletta) e con due leggerezze difensive ha messo nei guai la propria squadra; ovviamente capita a tutti e questo episodio non può certo mettere in ombra l'ottima stagione fin qui condotta dal giovane "nipote di Zeman". Sui time-out non posso esprimermi più di tanto perché per ovvie ragioni non ho sentito le istruzioni dei due allenatori ai propri giocatori, la prossima volta mi doterò di un paio di cimici.Eccoci infine a parlare degli uomini decisivi. Per il Bubi non ho dubbi, sicuramente Tschurtschenthaler e Kulbaka hanno fatto la differenza; quanto al secondo, i compagni sono stati bravi a cercarlo subito quando vedevano che poteva profilarsi l'uno contro uno oppure, scendendo in banda, potevano trovarlo con il diagonale sul secondo palo. Molto bene anche Rossi che da centrale ha comandato la difesa e rintuzzato gli attacchi avversari; un po' in ombra i fratelli Trunzo; Momo molto sicuro e preciso, incolpevole sui gol e bravo nei lanci lunghi con le mani.Per l'HDI Natilla e Frizzero hanno lottato fino alla fine (il primo nonostante le precarie condizioni fisiche per il regalino di Salinas di qualche giornata fa) e sono stati gli unici a creare qualche superiorità numerica; Dorigatti ha parato quello che ha potuto, rischiando anche l'incolumità fisica (nell'occasione del doppio palo e gol di Kulbaka); di Magelli ho già parlato; Pegoretti solita immensa quantità, anche se ha sulla coscienza l'occasione del possibile 3-3; gli altri nella media. La squadra ha verticalizzato poco, merito della difesa del Bubi molto stretta ed abile a raccogliersi e ripartire. Un applauso comunque ad entrambe le squadre per i ritmi tenuti durante la gara, veramente vertiginosi (quindi un plauso anche agli allenatori e ai preparatori atletici), partita "maschia" ma senza interventi al di sopra delle righe (qualche scaramuccia c'è stata, ma nella norma di una partita di tale importanza), arbitri all'altezza (forse avrebbero potuto avere più polso nel calmare le proteste che provenivano dalle panchine). Tatticamente è stata una partita godibile, anche se ovviamente ci si diverte di più quando le squadre sono lunghe e concedono spazi (nel secondo tempo s'è vista qualche occasione in più).Bene, questo è tutto, se "l'esperimento tattico" avrà un seguito dipende dal Boss, quindi mi rimetto alla volontà del Megadirettore.
Salumi "con patentino" dal Vostro bandito n. 69

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