mercoledì 15 dicembre 2010

L'intervista … con il BANDITO Episodio 48: Mirco Nicolli

(nella foto sopra, un "Omero" Nicolli al fianco del suo idolo Lucianone Moggi, sembra voler dire: "Ora dico tutto!!!")


A) Salmoni cotti al curry a tutti Voi balordissimi amanti delle interviste sbalorditive (aggettivo che si può leggere sotto un punto di vista caleidoscopico…nel senso che possono apparire sbalorditive anche da quanto fanno cagare)!!! Oggi abbiamo il piacere di ospitare nei nostri studi, spogli come un abete rosso usato come addobbo natalizio nel lontano 1985, una delle nuove leve che armeggiano con quel trabiccolo chiamato panchina…uno di quei personaggi che si è buttato nella mischia con tanto di "stage diving" senza pensarci su, accettando prima la sfida Under 21 e poi la sfida Under 18, sempre marchiata C5Bolzano…ovviamente avete capito che sto parlando di Mirco "Omero" Nicolli! Allora, Mirco, o come direbbe il grandissimo Enzo Durante "Uè Mirchè", come sei entrato a far parte di questo carrozzone itinerante chiamato Calcio a 5???
Risposta: Ciao Neffo, intanto grazie per avermi paragonato a Iggy Pop o Peter Gabriel (precursori dello stage diving), e poi cosa vuoi che ti dica...il calcio fa parte della mia vita da sempre. A casa mia o giocavi a calcio oppure a letto senza cena... La mia voglia di calcio è sempre stata così forte da farmi star male se al sabato sera pioveva e di conseguenza la domenica mattina non ci facevano giocare per campo impraticabile. Ti posso raccontare che sono partito dalla Virtus don Bosco, a giocare tra i sassi nel campetto difianco al Righi (quello vero...quello vicino all'orso Pippo), e mi trovo oggi a "provarci" con il calcio a 5. Il passaggio è stato del tutto casuale, ma devo dire che in questi ultimi 7 anni ho cambiato completamente opinione sulla nostra amata disciplina. Ma questa è un altra storia. E in ultimo ti dico che hai casualmente nominato Enzo Giuseppe Durante, ma non potevi essere più veggente di così. E' proprio seguendo la sua Grolla/Libertas, guidata da Mirko Spimpolo, che mi sono, da prima avvicinato, e poi appassionato al futsal.


B) Prima d'imboccare la strada del mondo "giovine", hai fatto come tutti la tua sana e difficoltosa gavetta, sempre alle prese col campionato Provinciale (nella fattispecie altoatesino)…tre società diverse, e tre avventure completamente e diametralmente opposte, sia per gli intenti che per le ambizioni…prima la Stella Azzurra (squadra dove oltre al mister fai da factotum, compreso lo sponsor), poi il Barcellona ed infine il Nordik…raccontaci per ogni avventura, cosa ti ha fatto più crescere sia caratterialmente che sotto il punto di vista tattico, e cosa ti ha quasi indotto a mollare tutto, maledicendo il giorno in cui ti sei invischiato in tali acque mobili.
Risposta: Dimentichi il Dribbling, squadra di amci che ha concluso il Campionato all'ultimo posto (2005/06) e dalle cui ceneri è nato il progetto Stella Azzurra dove (non so per quale sadico motivo) ho voluto occuparmi di tutto, ma proprio tutto, dall'inizo alla fine della stagione(2006/07). Giocatore, allenatore(?), dirigente accompagnatore, blogger ufficiale, ricercatore di sponsor, lavanderia, psicologo, insomma...un pazzo. Non potevo farcela un altra stagione e in più per motivi familiari e lavorativi ho deciso di smettere di giocare e di iniziare ad imparare le basi (e tutto quello che era possibile) del "mestiere" più scomodo nel calcio. Ho seguito per un anno il tecnico (Mazzone) della nuova avventura chiamata Barcellona (2007/08), cercando di trarre più nozioni possibili e carpendo dai giocatori alcune nozioni basilari per affrontare in un futuro le dinamiche di un gruppo e tutto quello che ne consegue. E non ti nascondo che in maniera molto discreta ho cercato di spiare anche molti allenamenti di allenatori di altre squadre (sopratutto di C1). A fine stagione il presidente e la dirigenza contavano su di me per rilevare la panchina e ripartire con una nuova stagione con me al timone. Poi, se devo essere sincero, alcune cose non mi convincevano. Forse troppe aspettative, forse la paura...non so dirti bene, ma una cosa è sicura, non sono stato molto onesto con il Presidente Cugnetto e con il dirigente Grandinetti, e mi sono comportato in una maniera poco seria. La considerazione del Presidente del Nordik, Rossi, e del capitano Bonato hanno avuto un effetto adrenalinico (insomma, mi sono montato la testa...) e ho deciso di allenare il Nordik (2008/09), e di conseguenza abbandonare il Barcellona perchè sicuro di avere maggior appoggio dai giocatori (e se devo essere sincero mi sono trovato bene) e maggiori aiuti che sarebbero andati a compensare le mie evidenti lacune di inesperienza. Lacune che si sono evidenziate maggiormente in due punti. Il primo è la mia cocciutaggine nel voler dare a tutti i costi un gioco ad una squadra che non possedeva quelle caratteristiche (ma avrebbe potuto fare benissimo giocando in un altra maniera, molto più semplice e concreta), e il secondo è stata la gestione del gruppo sbagliata. In queste avventure, però, non è mai mancato per un secondo il mio impegno e la mia totale disponibilità, questo me lo riconosco anche dasolo.


C) Nell'estate 2009 ecco che alla tua finestra sembra profilarsi un nuovo inizio, con tanto di raggi solari di tutta rilevanza…con la collaborazione di Christian Rossi (attuale presidente onorario del C5), e di qualche altro personaggio, sembra nascere sulle ceneri dell'ormai sgretolato Nordik un super team, fatto appositamente per vincere e dominare la Serie C2…i nomi che ruotano intorno a questo circo mediatico sono d'indubbia importanza: Fernando "Divento" Mato Kraemer, "Playmobil" Peron, "Bombo" Vincenzi, "Il Mostro" Tabiadon, "El Tractor" Divina, "Latin Lover" Crupi, ecc….insomma uno squadrone figlio di Attila, che poteva far proprio il motto: "Dove passo io non cresce neanche più l'erba". L'orologio perfetto sembra avere tutti gli ingranaggi oliati e ben funzionanti, ma all'improvviso qualcosa si rompe irreparabilmente…il castello di carta crolla in un batti baleno, forse al primo vero e proprio accenno di vento…ci vuoi spiegare realmente come sono andati i fatti in quella torrida estate??? Ma soprattutto, che lezione di vita ai ricavato da certi atteggiamenti e da certe persone "Multi-Viso"???
Risposta: I fatti in se sono molto semplici e chiari da spiegare. E' stata una classica estate bolzanina di "fantacalciomercato", dove tutti sono amici di tutti, tutti vogliono tutti, gente che ammicca, che promette schei...beh insomma, un "classico" dove tutti gli addetti ai lavori devono pagare pegno almeno una volta. Posso dirti che ricordo con piacere una grandiosa grigliata da te (bellissima terrazza Neffo, complimenti) assieme a...come li ha chiamati qualcuno nel vociferare estivo...i "dodici apostoli". La verità è che il Nordik voleva rinnovare sia la dirigenza che il parco giocatori e di conseguenza la bacheca dei trofei. Progetto che è svanito proprio sul più bello per i soliti motivi. Ma non si parla mai delle cose non fatte e non sviluppate, sarebbe troppo facile. E non parlerei nemmeno di lezioni di vita ma più che altro di amare conferme. Conferma unica e innegabile che senza i denari non si va da nessuna parte. Posso dire di aver conosciuto meglio alcuni ragazzi e di aver rafforzato la mia opinione su altri. Per quanto riguarda invece i nomi nello specifico ...beh, da Fernando Kraemer avrei potuto imparare molto sulla tattica, sicuramente da Introvigne e Peron avrei potuto apprezzare la grande serietà (oltre alle doti calcistiche), con Crupi mi sarei sicuramente preso a testate per la sua anarchia tattica, con Bombo e Divi mi sarei fatto delle gran risate, ma il primo ha dimostrato subito grande rispetto per il nostro progetto declinando l'invito a malincuore con una motivazione sincera e rispettabile, il seondo sarebbe stato (per l'ennesima stagione) ostaggio della sua società a causa del' età. Tabia era francamente troppo, non ci ho mai sperato. E poi Neffo, ci vuole esperienza per allenare ragazzi che hanno gia molte stagioni di C1 alle spalle, e io avrei fatto molta fatica a gestire il tutto, anche se la cosa era davvero interessante...e anche comoda.

D) Il vecchio detto: "Non tutti i mali vengono per nuocere", calza a pennello nella tua situazione marchiata estate 2009, perché svanita l'opzione "Super Nordik", nasce l'idea C5Under21…l'ambizioso team firmato dal presidentissimo Benussi, che all'epoca (l'era l'anno scorso Neffo, sveia) militava in C1, apre a Christian Rossi una botola occulta con apertura verso il mondo giovine, e il brillante nonché gaiardo imprenditore di successo non se la fa scappare, e il suo fido scudiero (tu nella fattispecie) non lo molla nell'impresa. Dopo le avventure rodate di Green Tower e Bubi Merano, per la prima volta nel capoluogo altoatesino si apre il sipario sugli under…tutto bellissimo e tutto spettacoloso…ma onestamente, quante difficoltà s'incontrano ad organizzare da zero una rosa di ragazzi (considerando che le società di calcio a 11 non ti aspettano di certo a braccia aperte con tanto di cesto carico di frutta)??? Quanta pazzia e quanta passione balenava nella tua testa, visto che hai accettato l'incarico nonostante tua moglie fosse incinta già abbondantemente???
Risposta: Il bambino (Alex) era gia nato da mesi Neffo, sveia...che casso de amico te sei??? Dopo la chiusura del progetto Nordik e la nascita della collaborazione di Rossi con il C5, mi sono dovuto fermare un attimo a pensare. Come ben sai, il "settore giovanile" è sempre stato il mio pallino. Io penso, tra le altre cose, che uno non può fare l'allenatore in ambito regionale e nazionale se non ha prima avuto anni di esperienza con le squadre giovanili. Quando mi è arrivata la proposta di Rossi ho dovuto chiaramente discuterne in famiglia e grazie all'intelligenza della mia compagna ho potuto iniziare una cosa davvero fantastica ma allo stesso tempo molto difficile. Se non ero pronto per la C2 con quei giocatori prima elencati, figurati per un campionato Nazionale. Ma sono una persona appassionata e sopratutto determinata. Mi pongo degli obbiettivi e voglio raggiungerli costi quello che costi. Sia chiaro che parliamo sempre di calcio, ma tutte le domeniche fuori casa e le aspettative dalla prima squadra bolzanina under erano una bella sfida. Una grossa mano me l'ha data il corso allenatori che stavo frequentando in estate e poi, come per molte cose, se ti applichi e non molli alle prime difficoltà, le cose vengono da sole. E poi la possibilità di stare vicino a Giorgio Salvagno ed imparare da lui mi ha convinto ancora di più. Il campionato Under 21 è molto interessante, ci si confronta con realtà molto più organizzate di noi, ma devo dire con fierezza che il C5 è stato all'altezza. Magari non sul piano del gioco e dei risultati, ma come organizzazione ci siamo stati dentro, abbiamo tesserato 15 giovani sconosciuti e, tra alti e bassi, ci siamo anche molto divertiti. Credo che il C5 possa ritenersi soddisfatto della prima stagione e che abbia avuto una gran fortuna a poter usufruire degli spunti che un campionato nazionale gli ha offerto. Bisogna sempre fare tesoro delle nuove conoscenze. E poi la cosa bella è stata aver inserito nuove faccie nell'ambiente.


E) Ora ci sediamo un momento, ci facciamo un rum e pera e analizziamo con calma il mondo dei ragazzi senza peli sulla lingua…a me, che visualizzo le situazioni da fuori (e oltre a quella del C5, mi sintonizzo anche sulla lunghezza d'onda dell'HDI di Sordo e sui Bubeggianti di Gianni Reale), sembra che l'allenatore under sia prima di tutto un educatore…ok, ok, c'è tattica, c'è difesa a specchio, 2-2, 4-0, rombo ermetico, ma c'è soprattutto vita vissuta…problemi con la scuola, con la figa, coi genitori…come si destreggia un uomo della "bola che rimbalza poco" in queste sceneggiature??? Ha bisogno di una società forte che lo supporti in continuazione??? Ha bisogno di una laurea in psicologia??? Ma soprattutto che soddisfazioni riescono a darti i ragazzi che gli "over" non ti daranno mai???
Risposta: Ma cazzo Neffo, non potevi farmi solo sta domanda...mona! I ragazzi dai 15 ai 21 anni sono spettacolari, freschi e affamati. Per l'esperienza che ho avuto io e che continuo ad avere, posso dirti che sono spettacolari nella loro fragilità ma allo stesso tempo nella loro forza...che una domenica vinci una partita asfaltando un avversario più forte o che quella dopo perdi malissimo con chiunque. Hanno un atleticismo fresco e quindi puoi chiedere molto sotto l'aspetto della resistenza e della velocità, hanno la mente fresca, sgombra da altre cose più importanti e quindi possono recepire meglio le nozioni tattiche. E poi sono affamati di calcio, di sapere, di conoscere, di emergere, di dire, di dimostrare, di panini (mamma mia quanto costa na squadra de boci a tavola...). Non serve una laurea in psicologia, ma serve molta attenzione nei rapporti umani. Anche solo con i genitori, basta a volte una lettera di presentazione per far conoscere a queste perone chi si occupa dei loro figli per parecchie ore settimanali. Questi ragazzi si allenano sempre (basta chiederglielo e loro ci sono) e giocano anche due partite di fila per la loro squadra, ma devono essere considerati, curati, ascoltati...e solo così puoi tirare fuori il meglio da loro. Certo, serve la disciplina, le regole e la fermezza. Ma non puoi mentire ai ragazzi, se ne accorgono e non ci fai di sicuro una bella figura. Per questo la società che si appresta a "lavorare" con i giovani deve essere preparata per prima lei e poi può formare giovani calciatori. Nel calcio a 11 si fa molta formazione per questo motivo, nel calcio a 5 chi dovrebbe crede di sapere tutto oppure non vuole "sporcarsi le mani", capisco anche questo. Ma consiglio vivamente di provare prima di escludere.

F) Veniamo adesso alla stagione 2010/11, quella attuale…il DS Renato Sette e tutto il suo staff fanno le cose in grande, oltre alla prima squadra e all'under, danno vita anche al progetto sperimentale Under 18 e come sempre quando c'è da fare il precursore, l'incarico te lo sobbarchi sulle spalle (ti stringo la mano, perché senza esperienza non so se lo avrei fatto). Una società come questa, strutturata su tre livelli (metto i tre nuclei intesi come squadre su ogni piano) e supportata da tre ottimi e giovani mister (Te, Saiani e Loss) collabora in continuazione o si sta facendo l'errore di creare dei compartimenti stagni dove ognuno pensa al proprio orto??? Senti di essere l'ultima ruota del carro (soprattutto considerando il fatto che se in rosa hai 10 atleti, non potrai sfornare 10 campioni…diciamo che se va bene distillerai 2/3 buoni giocatori) considerando anche le grosse difficoltà che sta vivendo la prima squadra??? In ogni caso complimenti per i risultati che stai ottenendo con i tuoi ragazzi!
Risposta: Non siamo pronti...a raggiungere tutti e 3 gli obbiettivi, questo è sicuro. Ma siamo determinati a fare del nostro meglio e credo che la società stia facendo più di quello che gli è concesso. Ma questo "più" lo fa grazie alle persone che stanno dietro ai giocatori della prima squadra, dell' Under 21 e 18. E lo fa quotidianimente, scontrandosi con problemi che arrivano da tutti i fronti. Per quello che posso vedere io, ci proviamo. Magari non siamo belli e simpatici, ma ci proviamo. Il C5 ha 30 under tesserati, e tutti godono della stima dei loro rispettivi allenatori. Saiani e Civettini vengono da Rovereto 4 volte la settimana per loro (spettacolari). Loss e DePaoli, dopo un iniziale rodaggio, ne convocano 5/6 per la serie B. Tutti ci impegniamo a coinvolgere più giovani possibili e in tutto questo trambusto è normale dimenticarsi di qualcosa o di qaulcuno. Se devi scegliere, scegli sempre il male minore (o quello che è per il "credo societario"). Il C5 ha puntato molto sui grandi nomi per salire subito di categoria in categoria, ma ha saputo anche valorizzare alcuni giovani interessanti. E' normale privilegiare a volte i ragazzi un può più grandi e che nelle due stagioni passate hanno fatto grandi cose per la società. Personalmente sono più per una gestione stile Bubi Merano, ma l'erba del vicino è sempre più verde...Sono convinto che anche Puffo Vanin e Gianni Reale ci abbiano messo un po' di tempo per trovare la giusta strada, e di conseguenza anche noi stiamo aggiustando la mira. La cosa certa è che sono molto contento della grande collaborazione instaurata negli allenamenti e nell'interscambio di giocatori (quasi sempre a senso unico, e quindi a mio favore...) con Beppe Saiani e Mirko Civettini e che sono convinto che Loss sia un tecnico molto preparato e professionale, ma che solo stando insieme e condividendo esperienza, gioie e delusioni possiamo crescere tutti. Da soli, oggi come oggi, non si raggiunge nessun obbiettivo.

G) Tu sei parrucchiere (cogliamo l'occasione per fare pubblicità al tuo Salone "Paolo", sito in via Resia a Bolzano…ormai sono un marchettaro DOC…posto dove non ci si annoia mai...già che ci siamo mandiamo un abbraccio anche alle due splendide ragazze che lavorano con te, ovvero Deborah e Valentina) quindi abituato a creare forme e geometrie che assecondano ogni tipo di richiesta (immagino che molte MILF ti faranno andare fora de cabessa)…secondo te, anche visto e considerato l'esperienza che hai alle spalle, esiste qualche "Colpo di forbice" o qualche "Tinta" che potrebbe far decollare definitivamente questo benedetto movimento??? Casso, tu vivi quotidianamente a contatto dei giovani avrai captato cosa odiano e cosa amano…
Risposta: Nella prima risposta ti ho detto che negli anni ho cambiato radicalmente la mia visione del calcio a 5. Se prima pensavo che fosse un passatempo per ex giocatori, ora ti dico che è, come tutti gli sport veri e propri, una scuola, una passione, una possibilità. Posso provare a dare 3 consigli che potrebbero aiutare. Il primo è quello di creare un campionato scolastico che conivolga i ragazzi dai 13 ai 16 anni (intanto li avvicini...). Poi gli under che siedono in panchina in C1 solo per onore di regolamente mi fanno ridere. O giocano o meglio lasciarli a casa e levare la regola. Quindi per me dovrebbero esseri il 50% della rosa under e con l'obbligo di partecipazione alla gara. E per ultimo darei un po' più di visibilità sui mezzi di informazione. Per quanto riguarda l'ultima parte della domanda ti dico che non è difficile coinvolgere i giovani, basta renderli partecipi di un progetto, coinvolgerli per fargli fare dello sport che è sicuramente meglio del resto delle cose che possono trovare fuori casa e responsabilizzarli (di questi tempi lo sono veramente poco...).


H) Come si è potuto evincere dalle domande precedenti, non sei un novello di questo sport…anzi…quindi hai avuto la fortuna di conoscere miriadi di giocatori, dirigenti e opinionisti di vario genere e di varia natura…per questo ti chiedo di segnalare due personaggi a cui ti senti di dire grazie, perché ti hanno fatto crescere e ti hanno indirizzato sulla giusta via, e due personaggi che ti hanno solo arrecato danni, mostrandoti strade che sembravano asfaltate d'oro e che invece si sono rivelate veri abbagli. Ti conosco, so che sei uno "verace", e quindi so che le motiverai come si deve…
Risposta: La prima persona che voglio ringraziare per non so quanti motivi è Luca Chini, amico sincero e uomo vero. La persona che mi ha accompagnato in questi primi anni nel calcio a 5. Sono sicuro che senza di lui non avrei affrontato nessuna di queste stagioni. E sono altrettanto sicuro che il C5 ha perso un validissimo collaboratore (...ah, sti benedetti rapporti umani, danno soddisfazioni infinite e non si spendono soldi). Luca, hai tutta la mia stima e la mia gratitudine. Poi vorrei ringraziare Christian Rossi per le numerose opportunità che mi ha dato e mi sta dando, nonostante i nostri numerosi scontri verbali (sempre costruttivi) per questo o quel motivo. Lo ringrazzio soprattutto per la sua considerzione dei giovani, perchè lui crede nei settori giovanili e lotta per questo. Chi mi ha arrecato danni...? Credo nessuno, almeno non a me personalmente. Non sono così conosciuto nell'ambiente da poter diventare oggetto di abbagliamenti. E poi credo che chi racconta cazzate prima o poi si sputtana dasolo. Vorrei invece aggiungere alla lista delle persone da ringrazziare tutti quelli che "fanno" invece di chiaccherare al bar dal cinese. C'è molta più soddisfazione nel fare e magari sbagliare che nel non fare e criticare.

I) La chiacchierata è stata veramente tosta, ricca di spunti e riferimenti interessanti, ma ora è tempo di rospi, quindi prendi il microfono, piantati due dita in gola e vomita a più non posso sta benedetta cosa che ti tormenta e ti attanaglia gli intestini…non temere, ti sentono in pochi e non del settore…
Risposta: Sai cosa ti vomito fuori? Che non sopporto che non ci siano mai palestre dove fare allenamento, che gli "alti comandi" della FIGC (tranne Luciano) si vedono solo durante le premiazioni, che non ci siano frequenti corsi di aggiornamento, che si paghino i giocatori per fare una cosa divertentissima, che gli arbitri non siano molto preparati sotto l'aspetto del regolamento, che ci sia solo una under 21 a bolzano, che non vedo abbastanza Gianni Reale e non riesco mai ad andare ai suoi allenamenti (prometto che vengo il prima possibile, per l'ennesima volta...), che la Juventus Club si sia fatta scappare tutto quel popò di giocatori (cosa potrebbero essere adesso tutti insieme e ancora molto giovani), che se si prendono stranieri hanno sempre 35 anni invece che 18, che ci sia pochissima visibilità sul giornale e che se non sei un amico non si scriverà mai di te, del tuo progetto e della tua società, che Stefano Trunzo rimanga al Bubi (con tutto rispetto il ragazzo dovrebbe fare cariera, non siete daccordo?), che ci sia così tanta differenza nelle misure delle palestre, che non si possa parcheggiare nel parcheggio delle Roen, che si giochino le partite alle 22.00, che i ragazzini marciscano in panchina al venerdì sera schiavi di una regola assurda, che non ci si possa scaldare per bene (parlo in C2 e C1) prima della partita, che non ci sia molta gente a seguire le avventure delle squadre concittadine, che non ci sia collaborazione tra le società bolzanine, che in nazionale ci siano solo brasiliani, ma sopratutto che il calcio a 5 non abbia ancora una sua identità, una sua collocazione e una sua dignità come sport. Grazie Neffo e ricordati che negli ultimi 2 anni mi hai tirato 2 pacchi...ti tocca pagare un panozzo del Romagnolo con annessa bibita a base di lupolo e frumento e forse ti perdono. Approposito, si è poi scoperto chi ti lascia, regolarmente, pagato il biglietto delle partite casalinghe del C5???
Un abbraccio.


Salumi con "ma se mi pagano il biglietto, perchè continuo a pagare???", Bandito nr.13!!!

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