giovedì 25 novembre 2010

Il Green prosegue il digiuno, 3 a 1 pro HDI

(nella foto sopra, "Delicatessen" Dorigatti in versione Santone...dopo un paratone ha indicato il cielo, non sarà per caso entrato in qualche setta???)


Per la nona di campionato, il Green si presenta a Besenello nella tana di un'Hdi lanciata come una locomotiva in corsa, speranzoso di interrompere il trend di questo suo miserabile inizio di campionato. A partire fortissimo è invece la squadra di casa, tanto che più che una partita sembra un'allenamento, pur se intenso: i bianco-blu di mister Renier fanno girare sapientemente palla, mentre il Green pensa solo a difendersi. A far capire che non si tratta di una sgambata in famiglia ma di un vero e proprio match ci pensa però Bucci, che ben imbeccato da un rapido cambio di campo di Giovanelli, non ci pensa due volte, e scaglia una folgore verso la porta di Micheletti: palla che si stampa sulla traversa e pericolo scampato per il biondissimo numero 1 ospite. L'equilibrio (del risultato) viene però rotto da Riccardo Corte che, passata la metà del tempo, su invito da calcio d'angolo gioca il suo jolly, trovando un sinistro ad incrociare di prima intenzione che si infila dritto dritto sotto al sette dalla parte opposta, non lasciando scampo al portiere avversario. Dopo il gol il Green avrebbe l'occasione per pareggiare, ma Matteotti, su puntata velenosa di Scalet, snobba l'appuntamento sul secondo palo, presentandosi in lieve ritardo e lasciando sfumare una buona opportunità. Ad andare in gol sono allora nuovamente i padroni di casa: Frizziero sradica viuuulentemente palla dai piedi di Matteotti, triangola con la formica atomica Natilla (grande acquisto davvero) e si fa trovare pronto all'appuntamento sul preciso passaggio di ritorno. Palla spinta in porta da due passi e raddoppio. Tutti aspettano segni di vita dal Green, che continua invece a latitare pericolosamente in fase offensiva, lasciando la metà campo avversaria come territorio inesplorato. Ed infatti l'ultima occasione buona del tempo è ancora per l'Hdi, con Frizziero che colpisce il palo al termine di una ripartenza solitaria. Termina così il primo tempo, con risultato di 2 a 0 assolutamente ineccepibile. Nemmeno il tempo di iniziare la ripresa, ed il Green prende il pugno del KO: è capitan Giovanelli a suonarle (metaforicamente) di santa ragione ai ragazzi di Montagni. Su assist del neo-papà Veizi (congratulazioni ad Alfred per il lieto evento), Giova brucia infatti l'arrancante Scalet (suo diretto controllore nell'occasione) con uno sprint da sbarbatello, e in scivolata impatta di sinistro pescando un gran diagonale ad incrociare, che lambisce l'interno del secondo palo prima di depositarsi in rete fulminando l'incolpevole Micheletti. Risultato di 3 a 0 e "chapeau" per il capitano di mille e più battaglie, mentre per il Green si propagano nell'aria le note del "de profundis". Il gol spezza infatti letteralmente in due la partita, ma ha se non altro l'effetto di punzecchiare i cojones dei giocatori del Green, che provano con l'orgoglio (gambe e piedi sono da tutt'altra parte) ad acciuffare un match in cui fino a quel momento della squadra di Trento non si sono registrate tracce. A lanciare il tentativo di rimonta è allora capitan Fratacci che, intercettata palla su un passaggio di Giovanelli, da discreta distanza impallina DoriGaucho con una rasoiata di punta a fil di palo. Il portierone, ex di turno, si riscatta però subito dopo, quando con una parata su tocco di Matteotti da distanza ravvicinatissima smorza l'urlo di gioia in gola ai ragazzi del Green (rovinando però tutto con un'esultanza con dita alzate al cielo, in pieno stile Brasil: che le frequentazioni brasiliane degli ultimi anni ne abbiano fatto un atleta di Cristo?). Nonostante la reazione rabbiosa però sono ancora gli uomini di Renier a sfiorare la rete, con Bucci che, su assist di Frizziero, aumenta la sua collezione privata di pali e traverse, fallendo la rete da distanza ravvicinata. La determinazione del Green non porta ad altri risultati concreti, ma ha almeno il merito di dare un senso al match, che ha visto il possesso palla dell'Hdi sfiorare cifre da record, mentre gli ospiti giocano il ruolo dello sparring partner: caschetto ben allacciato in testa, e cercare di prenderne il meno possibile. Lasciando da parte le monade, e tirando le fila della serata, l'Hdi si conferma squadra legittimata ad ambire a traguardi prestigiosi (la rosa ha non solo quantità ma anche qualità, assicurata soprattutto dall'apporto dei nuovi acquisti veronesi); il Green continua ad assomigliare alla propria brutta copia, e a navigare in zone della classifica che mai aveva esplorato prima. A rendere ancora più complicato il quadro, ci si mette l'imminente arrivo del Bubi Merano al PalaHangar di Gardolo, venerdì 26 alle ore 20 e 15.

Salumi a orecchie bassissime, Bandito 55

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