mercoledì 20 ottobre 2010

Il C5 semina ma non raccoglie: vince l'Imola 3 a 0

(nella foto sopra,..."Crazy" Crepaldi sembra dici: "In questo momento per segnare la sfera la dobbiamo depositare in rete con le mani")


Ed e' cosi' che vince l'Imola, questa quarta giornata di serie B in terra bolzanina. Ore 15 tutti presenti al Palaroen per la sfida tra i ragazzi di "mano di platessa" Loss e i capoclassifica dell'Imola, reduci dalla vittoria nello scontro al vertice con i mastini del Villorba nello scorso turno di campionato. Spalti un pò meno gremiti rispetto all'esordio di un mesetto fa, ma a nessuno sfugge che il viola la fa da padrone sulle gradinate: tra il Neffo, me e altri tre quattro sembra che ci sia l'arcigay in gita. Dopo aver visto il taccuino di lego del Bandito nr. 13 sul quale verranno annotate le azioni salienti per venire incontro alla mia memoria da lungodegente, le squadre fanno capolino dagli spogliatoi e quasi subito parte un tam tam scioccante. Puffo Vanin lo dice al Neffo, il quale mi sussurra nell'orecchio in modo che io giri la cosa a Gualti e da lui fino a Christian Rossi e ai vertici dell'intelligence altoatesino impegnato in Afghanistan: MARCON NON E' TRA I CONVOCATI! Infortunio, scelta tecnica o torneo di bocce a Lignano Sabbiadoro? Chi cazzo se ne frega, fischio d'inizio e l'Imola prova subito a fare paura ai padroni di casa con 10 secondi, dico 10 secondi, a tutta. Poi si rintana nella propria meta' e se ne sta li per 20 noiosissimi minuti nei quali non succede nulla di nulla. L'attenzione allora va alla vera sfida nella sfida: le divise dei due portieri. Da un lato Marinelli in bianco con bande rosse e pantaloncini GIALLI in qualita' di rappresentante della nazionale calcio del Vaticano. Sull'altra sponda gli fa da contraltare l'estremo imolese Grandi, portacolori della contrada della Tortuca in completo a scacchi gialloneri. E' forse per mantenere su di se l'attenzione che lo stesso Marinelli al ventesimo circa, in risposta a un'incursione avversaria sulla destra, decide di farsi male in uscita. Nessuno ha capito come, ne quanto, sta di fatto che in un secondo il cambio e' cosa fatta e tra i pali dei bolzanini c'e', gia' per la seconda volta quest'anno, il secondo o forse terzo o quarto portiere Passadore (terzo o quarto non perche' sia scarso ma perche' mi sembra che il C5 abbia più portieri dello Sheraton di Milano). Purtroppo il povero Passadore parte malissimo perche', piazzata la barriera, sui becca un centralone da Menghetti che gli passa secco sotto le gambe e si infila per il vantaggio ospite. Il C5 non si disunisce anche se si iniziano a vedere le streghe e addirittura risponde mettendo ben tre U21 in campo. Passadore appunto, uno a me totalmente sconosciuto e Salvi, che decide subito di far vedere che non e' l'ultimo arrivato e con una magia (controllo di suola, palla dietro la gamba d'appoggio e scarico di tacco mi sembra) mette Sommacampagna davanti a Grandi. Somma, leggermente defilato tira a botta sicura ma manca il bersaglio, proprio mentre Grandi e' dentro la propria porta, impegnatissimo a sistemare una delle assi messe la dietro per non farla ballare. Una vera occasione buttata perche' Grandi non si degna minimamente di intervenire, dato che in quel momento sistemare l'asse e' molto più importante. Ognuno ha le sue priorita'. Poco dopo Somma ha la possibilita' di rifarsi ma centra il palo e sul ribaltamento di fronte Frau, solo davanti a Passadore prova a fare quello che ha appena fatto Salvi: palla dietro la gamba d'appoggio e tacco per infilare a porta vuota. Questa volta il Passa e' reattivo come un gatto persiano e devia in angolo. C'e' tempo ancora per qualche altra sballonata prima che l'arbitro, il sosia di Attilio Lombardo come sottolineato da qualcuno sui gradoni, mandi tutti negli spogliatoi. Il secondo tempo inizia all'insegna di mille miliardi di saluti e strette di mano tra i calciatori presenti fra il pubblico. Chiunque arrivi saluta praticamente tutti con gesti e strette di mano che sembra di essere in un video di 50 Cent. In campo invece si parte forte e l'Imola nel giro di due minuti raddoppia: scarico sulla destra da dove il defilato Frau molla una mina a incrociare che si infila sotto il sette opposto a quello presidiato da Passadore, senza che questo possa fare niente. E' un po un colpo di grazia perche' recuperare un gol sembra una cosa possibile, recuperarne 2 e' un casino. Io a questo punto di azioni ne ricordo veramente poche, il Neffo mi segnala il 6 avversario che divora un gol a porta vuota, una gran parata del portiere ospite su bomba di Crepaldi, un palo clamoroso sempre di Frau al diciassettesimo, un'altra ottima occasione per Sommacampagna che non riesce a buttarla dentro neanche con un bazooka. Nel finale e' invece il giovane portiere bolzanino a mettersi in mostra con un paio di interventi che salvano dal gol che chiuderebbe il match. Non può nulla invece quando, a un minuto dalla fine, l'Imola calcia un tiro libero, che Munari insacca alla perfezione centrando il palo interno e mettendo Passadore completamente fuori causa. Il 3-0 sembra un risultato un pò pesante per quel che si e' visto in campo. I biancorossi non hanno demeritato, soprattutto se si pensa che stano giocando senza il loro leader e capitano Di Muccio e che Loss sta concedendo molto spazio agli under. Scelta coraggiosa che magari nel prosieguo della stagione paghera'. Al momento il grosso problema sembra essere li davanti, non si segna. Somma, che di gol in B ne ha già fatti in passato, sembra un pò leggerino, Crepaldi al momento non vede tanto la porta e di soluzioni non sembrano essercene molte altre. La B e' difficile, niente da dire e il C5 sta in ogni caso facendo delle figure apprezzabili. Se arrivassero i gol si potrebbe sperare in qualcosa di concreto, nel frattempo solo inutili complimenti.


Rendiamo grazie al nostro Signore, Bandito 666.

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