giovedì 5 novembre 2009

Povoli Team vs Pesaro Five 5 a 6

(nella foto sopra, "l'incredibile" Momo ... stazza ... reattività ... freddezza e soprattutto, non suda un casso!!!)

Nemmeno il tempo di smaltire la trasferta in terra friulana, che è già tempo di coppa (non l'affettato, ma la competizione della mitica coccarda tricolore), a Besenello sbarca il Five Pesaro, squadra che ha messo in grossa difficoltà nella gara di andata l'allegra brigata made in Povoliland. Dico questo, non perché abbia partecipato alla trasferta marchigiana (ogni tanto lavoro pure io, non ridete please :P) ma perché mi sono documentato e dalla cronaca live del sito ufficiale del Povoli, se leggo spesso: "miracolo di Caio", "Caio ancora pronto a respingere", "contropiede sventato da Caio" e via discorrendo vuol dire che quelli del Pesaro non sono proprio gli ultimi arrivati; nonostante questo il bottino incassato è di quelli da non sperperare, un 5-0 bello rotondo. Terminata la breve premessa, passiamo alla cronaca del match, che vede la squadra di casa priva del bomber Amoroso e gli ospiti senza lo squalificato Baldelli. Il Pesaro parte subito a spron battuto e con una fitta ragnatela di passaggi e movimenti riesce a tenere il Povoli nella sua metacampo (incredibile dictu!), cercando di liberare al tiro gli esterni dopo che il pivot ha smistato le verticalizzazioni del centrale difensivo. Caio non ha tempo di annoiarsi, quindi, lo aspetta una giornata di lavoro (tanto è riposato, in campionato fa quasi sempre lo spettatore non pagante, come Savicevic quando non era in giornata). Il Pesaro colleziona calci d'angolo, ma Caio si fa sempre trovare pronto, anche sulle conclusioni del portiere ospite; eh già amisci (mi è partita la parlata di Altafini), il Pesaro sin dai primi minuti gioca la carta del portiere di movimento, senza concretizzare. Per il Povoli ghiotta occasione per Mastro Loco, che su assist di capitan Marcio a tu per tu con il portiere ospite perde il duello stile mezzogiorno di fuoco (con il sole che c'era durante il primo tempo, l'ambiente era quello giusto), con il portiere che respinge in bello stile. La pressione del Pesaro dà i suoi frutti al settimo minuto, con Tavoloni che finalizza una bella azione corale dei marchigiani (solo di nome, visto che anche nelle loro fila abbondano i brasiliani) e da distanza ravvicinata insacca per il vantaggio ospite: 1-0. Mastro Loco sente la responsabilità del maggior impiego rispetto al solito, visto che trottolino Amoroso non c'è, e con una caparbia azione porta a spasso mezza difesa avversaria (con l'occasione fa visitare anche le nuove tribune poste ai bordi del campo) e serve un assist al bacio per Zaccani, che di punta esplode la bomba e porta le squadre in parità: 1-1. Sono passati undici minuti, e l'equilibrio viene spezzato appena un minuto dopo da Plasticman Caruso, che finalizza una bella azione corale della squadra gardesana sull'asse Antonelli-Zaccani e, appunto Caruso: 2-1. A questo punto il Pesaro per passare il turno dovrebbe segnare altri sei gol e non subirne alcuno, impresa alquanto ardua. La squadra ospite però non demorde e cerca almeno la vittoria della singola partita, con ottime trame di gioco ma con Caio sempre pronto a sventare ogni pericolo. Il secondo tempo è un continuo botta e risposta, come nelle scazzottate di Bud Spencer e Terence Hill. Rimpallo fortunoso sotto porta per il Pesaro e Tavoloni insacca da pochi passi: 2-2. Bel duetto Zaccani-Marcio (che devono aver imparato da Ranieri-Amoroso, se il capitano legge sta cosa mi insegue con un bastone :P) con il capitano che trafigge il portiere ospite: 3-2. Il Pesaro non ci sta (Scalfaro ha fatto scuola) e con Tomasetto porta nuovamente il risultato in parità, veramente una bella azione, con palla scaricata sul segundo palo (deformazione professionale, a forza di stare in mezzo a brasiliani e argentini): 3-3. A Marcio cominciano a girare come le eliche di un elicottero, anticipa un avversario, scarica palla a Ranieri, che chiude il triangolo e permette al capitano di realizzare la doppietta personale e portare la sua squadra ancora in vantaggio: 4-3. Di lì a poco viene espulso per doppia ammonizione il portiere ospite, Vanzela, che prima di decidersi ad uscire deve dire la sua ad arbitri, cronometrista, nostra panchina e spettatori in tribuna. Povoli quindi che può usufruire della superiorità numerica.Siccome a "Ace Man" Andreazza piace vincere facile, lo stesso realizza il gol del 5-3 grazie ad un assist di Ranieri. Partita finita, direte voi, ed invece niente di più sbagliato. Forse perché il Povoli sente la qualificazione in cassaforte, forse perché vuole risparmiare energie, forse perché la fattucchiera Amelia ci ha fatto una fattura (senza ritenuta d'acconto), il Pesaro prende in mano le redini dell'incontro e ancora con l'uomo di movimento, ristabilita la parità numerica, giostra nella metacampo avversaria con un lodevole giropalla. Arrivano così, nel giro di quattro minuti, tre gol: doppietta per Melo (non quello della Juve, quello è più scarso) e gol di Russo, per il definitivo 5-6. Alla luce di quanto visto, vittoria meritata per il Pesaro, una gran bella squadra che sicuramente farà bene in campionato (il 10-1 di sabato scorso ne è la prova). Per il Povoli, invece, prima battuta d'arresto, per fortuna indolore. Adesso sotto con il campionato, che sabato vede arrivare a Besenello il Futsal Villorba, poi turno di riposo e si riaprono le danze con un tour de force mica da ridere, tra coppa e campionato. Mi scuso per la cronaca un po' striminzita, ma era un turno infrasettimanale anche per il sottoscritto, cribbio.
Salumi ridotti ma con sorpresa dal Vostro bandito n. 69

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