venerdì 20 novembre 2009

Povoli Team vs Carmenta 6 a 1

(nella foto sopra, c'è veramente poco da dire ragazzi, Marcio Brancher "E' il calcio a 5")


Finalmente l'ora è scoccata, primo incontro-scontro tra l'allegra brigata gardesana e il bunker veneto (solo 7 gol subìti in campionato e 6 in coppa), che vedrà contrapposte le due formazioni tre volte nel giro di poche settimane (andata e ritorno di coppa, andata di campionato). Le due squadre si presentano al gran completo, assenti solamente Andreazza per il Povoli (che ha appena smaltito un'influenza, per sicurezza quando lo vedo mi metto la mascherina :P) e Imad Agdid per il Carmenta, colto positivo ad un controllo antidoping (tiratina d'orecchie per la federazione che non ha adeguatamente informato le società dei campionati nazionali su modalità e tempistica dei controlli, mortacci loro). Sono stato fin troppo prolisso (non è una parolaccia) e passo subito alla cronaca della partita. Mister Torboli fa subito capire che adotterà la filosofia del mitico "Pomata" (con tutto il gel che usa) coach Pat Riley (chi mastica NBA capisce a chi mi riferisco), ovvero: ne porto in panchina 10, mi fido di 8, ne faccio giocare 6. La rotazione prevede quindi il quintetto di partenza con Caio, Marcio, Ranieri, Antonelli e Amoroso, con Zaccani e Caruso pronti a subentrare per far rifiatare i compagni.In panchina Momo e Lo Conte improvvisano una partita di poker, coinvolgendo anche i tre under Cezare, Magelli e Prighel. Il Carmenta parte con un gioco molto manovrato e fatto di giro palla rapido e veloce, privilegiando la palla in banda (vai Vissotto! Scusate, euforia da ITAS campione del mondo, parliamo di un'altra banda) e bordata in diagonale per trovare sul secondo palo il compagno dal lato opposto, oppure su inserimento centrale. Marcio e Caio, che sto gioco potrebbero insegnarlo a chiunque, si adeguano di conseguenza e dove non arrivano le lunghe leve del capitano, ci pensa "dea Kalì" Caio (per me non ha due mani, bensì almeno sette o otto) a proteggere l'inviolabilità della propria porta.Bomber Amoroso sente aria di serata di gala e al terzo minuto timbra già il cartellino (in perfetto orario, così Brunetta non rompe i maroni) e finalizza un bel contropiede del Povoli gestito dai laterali delle pampas Ranieri-Antonelli, 1-0 Povoli. Il Carmenta non ci sta e prova a replicare, l'occasione ghiottissima capita sui piedi di Louanda che, smentendo la sua finora ottima stagione (a leggere i tabellini segna sempre) si fa ipnotizzare da Caio (avete presente Asterix nelle dodici fatiche?) e da solo, dopo aver conquistato palla nella propria metacampo non tira e cerca il dribbling, saracinesca Caio si avventa sulla palla in presa bassa e sventa il pericolo.Grandissimo numero di Ranieri che beffa un avversario con un tunnel di suola, suscitando gli ooooohhhhh del pubblico (presente in almeno 160 unità), serve Amoroso sulla sinistra che restituisce palla al funambolo argentino, che non ci arriva di poco. Al quattordicesimo raddoppio di Amoroso, che sfrutta al meglio una superiorità numerica in contropiede e, dopo un delizioso duetto con Ranieri (sempre lui), insacca il 2-0.Non vedo bene cosa succede durante l'esultanza (avevo davanti una ventina di persone, ad occhio), intuisco che Ranieri e Milella (coach avversario) hanno qualcosa da dirsi, Mister Torboli interviene per difendere il proprio giocatore ma viene allontanato dal terreno di gioco. Nel mezzo un paio di conclusioni di Plasticman Caruso di poco a lato, un assist-missile di Antonelli (tipo la veloce di Kaori in Mila & Shiro) con Amoroso che prova il tuffo plastico di testa ma non ci arriva (meglio così, altrimenti avrebbe rischiato l'incolumità della cabeza). Il Carmenta replica con fraseggi sempre pregevoli stilisticamente ma che non preoccupano Caio, sempre sicuro e, devo dirlo, demoralizzante per gli avversari, così come Marcio, del resto. Da segnalare, nel primo tempo, un avvenimento più unico che raro: Amoroso calcia fuori da solo contro il portiere e non sfrutta un tiro libero a proprio favore, calciando alto, come direbbe Altafini, INCREDIBILE AMISCI. Il secondo tempo si apre con una grande occasione per Marcio che da distanza ravvicinata si fa intercettare il tiro dalla difesa ospite, il portiere Androni pareva comunque pronto a respingere.Il Carmenta replica con Guidolin (aveva un po' di tempo, quindi s'è fatto un viaggetto da Parma, mentre giocava gli ho fregato il parmigiano che aveva in macchina) che mette fuori un pallonetto (d'altronde se tiri dritto Caio para, meglio provare ad aggirarlo, no?). Ancora il Carmenta con Pianta che non vede il compagno Guidolin libero in mezzo all'area e preferisce il tiro da posizione defilata, palla fuori.Forse arrabbiato per gli inusuali errori del primo tempo, Amoroso spara una bomba formato famiglia verso la porta avversaria, ma Androni replica da campione. Arriva il terzo gol del Povoli al quarto minuto della ripresa, fotocopia del secondo gol: contropiede in superiorità numerica e stavolta Amoroso veste i panni dell'uomo assist, servendo Antonelli per il 3-0. Partita chiusa, direte voi, e invece no! (cavolo, ci cascate sempre :P). Conclusione incredibile di Louanda che con un tiro di punta colpisce il sostegno trasversale interno della porta, con palla che schizza fin fuori dall'area per la violenza, 3-1.Lanziotti cerca di accorciare ulteriormente le distanze, ma Caio si salva da par suo (con gli avversari che esclamano "che par de …"). All'ottavo minuto Plasticman Caruso, che se non serve almeno un assist a partita non è lui, scarica palla per Amoroso, dopo i soliti dieci-quindici dribbling con finte e controfinte, il bomber non si fa pregare e per il suo imminente compleanno (venerdì ndr) si regala una tripletta: 4-1. Dopo un minuto Caruso realizza il gol del 5-1, con un tiro sotto la traversa (i preferiti del mitico Ivo Tonelli, nostro preparatore dei portieri e dirigente accompagnatore) che spiazza Androni, non senza averne dribblati un paio, tanto per non perdere l'abitudine. Al quindicesimo gran tiro di Louanda (veramente bravo sto figliolo), con Caio che devia d'istinto, palla sul palo che danza lungo la linea ma non entra. A questo punto simpatico siparietto tra il portierone e i tifosi ospiti, che dagli spalti mimano chiaramente la fortuna avuta in quest'occasione, ma si sa che la fortuna aiuta i più bravi.Antonelli sfrutta al meglio uno schema da rimessa laterale, parallela di Marcio per lui, ma invece di scaricare in mezzo al solissimo Zaccani prova la palombella con palla alta non di poco. Viene espulso Louanda per simulazione (secondo giallo per lui, poco prima il Carmenta aveva colpito un palo con un tiro dalla distanza), decisione onestamente molto dubbia, perché al fischio dell'arbitro ho pensato subito ad un rigore per il Carmenta. Il Povoli all'inizio non riesce a sfruttare al meglio la superiorità numerica; capitan Marcio chiama il time-out (su indicazione del mister, ora appollaiato in tribuna) e subito dopo Ranieri insacca il 6-1, a poco dallo scadere dei due minuti di inferiorità, con un tiro di punta nell'angolino, palo-gol. La partita si chiude con un palo di Amoroso (anche lui ci tiene alle abitudini) e con altra parata di Caio su Pianta (secondo me gli ospiti prepareranno una macumba per il nostro estremo difensore, ma sono già pronto alle contromisure). Che dire, Carmenta che non delude le aspettative ma che fa trasparire il suo atteggiamento più difensivo che offensivo, basato sulle ripartenze e mostrando delle difficoltà dovendo attaccare a difesa schierata, certo è che con Marcio e Caio dietro, oltre ai recuperi di "Figu" Antonelli (poco presente nella cronaca, ma vero motorino inesauribile, 8 in pagella per lui) e alla spietatezza di Amoroso e Ranieri davanti, è tutto più facile.

Salumi con novello e castagne dal vostro affezionatissimo bandito n. 69

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