lunedì 26 ottobre 2009

A "Mezzanotte" sai, che io ti penserò…

(nella foto sopra, è ora che il presidentissimo Esposti giochi il fatidico Jolly ... an, de, truà ... )


Ciao a tutti dal vostro bandito di Satana. Oggi si parla della partita che probabilmente deciderà il campionato: Bolzanese-Febbre Gialla, o Forst-Paulaner se vi piace il birrevole, vedete un po' voi. Le squadre si presentano sul parquet con assenze pesanti. Per i bolzanesiani mancano infatti "Pien de monade" Marcon, Vitiello sacrificale e il bocia, che non so come si chiami, oltre a un Culpo sorprendentemente in panca. C'è però un Baidoury in più nel motore. In infermeria per i febbricitanti, "Lionel" Ricci e Giorgione Biasio. Si parte con un riscaldamento da incubo nel temibile corridoio delle Roen, luogo, assolutamente ameno e inospitale, soprattutto dopo che "Uku" Corea ne rende inagibili gli ultimi 10 metri defecando prepotentemente nel bagno dello spogliatoio. Più passavano i minuti, più era possibile vedere l'orrore dipingersi a poco a poco sul volto del Presidentissimo, lanciato in un tentativo di record di apnea che neanche Umberto Pellizzari… (ho veramente visto Gualti soffrire per la tanfa. Morte a Uku!). Con le magliette ancora impregnate dell'odore del nostro portierone ci presentiamo al fischio d'inizio. Il leit-motiv è lo stesso che ha contraddistinto queste nostre prime uscite stagionali: avversario che macina gioco e noi ben chiusi dietro in attesa di ripartire con la velocità di Fronzi. La Bolzanese si propone con un giro non velocissimo ma che crea subito qualche grattacapo alla difesa giallonera. Iniziano a fioccare le occasioni, tra cui anche un palo e il mio ormai classico tentativo di autogol, ma è verso il 10' che l'equilibrio si rompe. Il giro bolzanesiano manda in bambola la difesa avversaria, palla a Renzullo che dal limite dell'area imbecca: qualcuno dice Baidoury, secondo qualcun'altro Mezzanotte, a me sembrava il Samaritano, che tutto solo davanti all'incolpevole Uku, ancora evidentemente provato dalla fatica consumata sul water pochi minuti prima, infila senza grossi patemi. Palla in rete e 1-0. Nonostante il vantaggio la Bolzanese non molla e pressa costantemente, costringendoci a buttare via un sacco di palloni. La Febbre si vede poco in area avversaria, se si escludono due calci d'angolo abbastanza insidiosi, e inevitabilmente arriva il 2-0: batti e ribatti in area Paulaner, palla finalmente scaricata indietro per il collo pieno di: secondo qualcuno Mezzanotte, secondo altri (tra cui io) Bassetto, che beffa Uku anche grazie a una deviazione sfortunata sotto misura di un compagno. Gol fastidioso e partita che sembra lasciare poco spazio a una rimonta della Febbre, poco propositiva, raramente pericolosa in contropiede e non perfetta nel tappare i buchi là dietro (quello di Uku si, andrebbe tappato!). Il doppio fischio dell'arbitro alla mezz'ora ci consente di andare in spogliatoio a riordinare le idee, mentre una delegazione congiunta delle due squadre va a depositare una corona di fiori sulla lapide di Teschio Tsu. Quanto ci mancheranno le tue birre Teschio! (mai bevuta una e non so neanche chi sia sto Teschio Tsu….bo). Il secondo tempo sembra aprirsi sotto un'altra stella per la Febbre: gialloneri che si riversano in area avversaria e facendosi abbastanza pericolosi. Un palo, un paio di palle che sibilano vicino a Passadore (penso sia lui a difendere il sacco della Forst) e miseria nera quando, in un contropiede dei bianchi di Renzullo, un palla innocua arriva centralmente in area giallonera. Fronzi sembra poter controllare agevolmente, ma nessuno nota che invece è impegnato nel riconteggio delle schede di voto afghane e si fa sorprendere da: secondo qualcuno Mezzanotte, secondo qualcun'altro Bassetto, secondo altri George Weah, che con un tocco di punta anticipa di un millisecondo Uku che può solo raccogliere la palla in fondo al sacco. Nel nostro momento migliore becchiamo il 3-0, che di fatto ci taglia le gambe. Non domi proviamo a reagire. Il risultato sono una traversa di Corsi e il gol del 3-1, che sembra ridare un po' di speranza. Il poeta Pintimalli, con tanto di corona d'alloro elastica a tenere insieme il ciuffo, fa partire veloce una rimessa laterale. Vado a raccoglierla in velocità e dopo essermi ritrovato il pallone sotto i piedi, tra le gambe, nei calzetti e nei maroni, riesco finalmente a liberarmene una volta arrivato sul fondo, mettendolo sul secondo palo dove lo stinco di capitan Bonato appoggia in rete. Il gol ci rianima ma la speranza dura poco. Nel tentativo di accorciare ulteriormente ci sbilanciamo e le maglie dietro si aprono. La Bolzanese non si fà pregare e ne approfitta subito: palla in profondità all'uomo con il cognome degno di un film di Romero, stop, giravolta su se stesso, arabesque, glissade, (con ottimi voti dalla giuria di Amici di Maria De Filippi presente al gran completo sugli spalti) e palla nell'angolino. 4-1 e partita finita. Resta poco da dire su questo match. La Bolzanese non ha patito più di tanto le assenze, ha sempre controllato la partita e ha saputo approfittare, da squadra cinica, delle incertezze avversarie. La Febbre perde giocando male o meglio, non giocando. L'assenza di Lionel Ricci ha pesato, anche numericamente, tra le fila Paulaner. Al di là di questo comunque, si è vista una Febbre in difficoltà nel costruire l'azione, che si è affidata quasi solo alle ripartenze di Fronzi. Risultato giusto e Bolzanese lanciata verso i quartieri nobili della classifica. Febbre ancora ferma a 0 (grazie comunque a chi ha fatto i calendari, potevate metterci anche il Real Madrid e il Manchester in queste prime giornate già che c'eravate).

Saluti e croci rovesciate a tutti, Bandito 666.

Nessun commento: