mercoledì 21 ottobre 2009

Briscola? NO Poker? NO ... SCOPPOLA!!!

(nella foto sopra, una versione "vichinga" di Giulio Bonfiglio)


Hohohoho Merry Christmas!! Ah no scusate me ero desmentegà de esser solo al 16 de ottobre, ma vista la temperatura capita de far confusione. Comunque, c'è aria di trasferta lunga oggi; si naviga infatti a vele spiegate verso Nomi, avversario il Lago di Cei che sul suo campo fa sempre paura. Nota a parte: splendido impianto sportivo, se solo fosse più grande, più caldo, dotato di un tabellone e un po' meno in stile palaghiaccio (a cui non è stato ancora tolto il ghiaccio visto il freddo,ndr). Fischio d' inizio agli ordini del duo arbitrale roveretano e partita che subito pare ardua per il Bubi. I primi 10' infatti sono abbastanza equilibrati, ma vedono i padroni di casa più volte vicini alla segnatura. Tabiadon però ha una voglia matta di proseguire il riscaldamento anche in partita e si sgrolla di dosso il sottile stato di ghiaccio che lo aveva ricoperto, intervenendo alla grande sulle conclusioni ravvicinate (come tutte d' altronde qua dentro,ndr) di Zendri, Rizzi e Gamberoni. Dopo essere passati in sede dei Surgelati BRRR, (ma tu lo fai il pppupazzo di neve?, ndr) i Bubi Boys, armati di giaccone e pattini a lame sagomate provano a reagire. Prima Carolo spara un diagonale in modalità Magnum PI sulla quale è straordinario Carlesi che devia d' istinto sul palo esterno, mentre sul conseguente angolo Mario “Mariottide” Trunzo centra di nuovo lo stesso montante (che a fine gara era in infermeria con una doppia dose di Aulin e Moment Achhhhhhhhhhht,ndr). Dopo un paio di minuti di raffreddamento (come se ce ne fosse bisogno,ndr) dell' intensità di gioco, il Bubi prende le misure al Lago di Cei, costringento i lagarini nella propria piccola metà campo. Prima “Number” Dimauro a tu per tu con Carlesi si allunga troppo il pallone (che se ne va anche abbastanza per i fatti suoi qua, ndr), poi “Panzer” Carati conclude con una bomba da metà campo che trova appostato l'artificiere Fabio (alias Luca, alias Andrea, alias … no Giulia non la cito, ndr) Vanin che insacca da due passi. 1-0 Bubi e festa grande. Nemmeno un giro di lancette dopo arriva puntuale il raddoppio. Punizione da 10 metri di cui si incarica Manuel “Splinter Cell” Vedovelli che trova il pertugio giusto per battere Carlesi alle spalle della barriera. 2-0. Ci prova allora Rizzi a riaprire la gara, ma le dita in formato minicalippo di Monster Tabia e il palo gli negano la gioia di comparir sul taqquino del direttore di gara. Dall'altra parte intanto Carlesi ricomincia a esaltarsi sulle conclusioni di Dimauro e a pregare più de Madre Teresa sull' incrocio dei pali più netto della storia colpito ancora una volta da Mario “prima o poi te sfondo”Trunzo (e non sarà l' ultimo, ndr). Il rapporto Porta lagarina-Bubi è un affare di famiglia per i fratelli Trunzo, infatti un minuto più tardi, ovvero al 26', il Golden Bocia parte in slalom (tanto la neve la gh' era, ndr) e arrivato a tu per tu con l' estremo di casa conclude in rete con una puntasssssa sotto alla traversa. 3-0. C' è però ancora tempo per segnalare due ottimi interventi di Carlesi e l'ulteriore allungo proprio allo scadere di Carati, dopo un doppio scambio con Fabio “Man of the Match” Vanin. Al riposo è 4-0 e si va tutti in spogliatoio (tra un po' più grande della palestra stessa, ndr) a ricercare una minima fonte di calore per non rischiare di far la fine de Otzi. Si rientra sul terreno di gioco prestando meticolosa attenzione all' eventuale reazione dei padroni di casa, ma non si registra praticamente nulla (e ve lo giuro che ho richiesto anche l' intervento del Detective Conan per eventuali indizi, ndr). Al 4' del secondo tempo scopro di trovarmi al David Copperfield Show, (senza aver nemmeno pagato il biglietto,ndr), quando osservo “Silvano il mago di Milano” Dimauro che riceve palla spalle alla porta, finta la conclusione e invece fa passare di suola la palla tra le gambe di un indemoniato “testa calda” Rizzi, scatenando l' Ollllèèèèè della panchina, e concludendo l' azione con un destro chirurgico che si insacca alle spalle di Carlesi. 5-0. Il Lago di Cei barcolla e molla definitivamente all' 8', quando Mariè conclude in diagonale da metà campo, senza trovare la deviazione di Carlesi che fa accomodare la palla in rete (nell' occasione pareva di essere nel Museo delle Cere,ndr). Prima di raccontarve le altre do marcature però, devo segnalar ancora due legni clamorosi colpiti dal solito “mazza che nervi” Trunzo e da “ostia can proprio non la entra” Carolo. Del Lago di Cei comunque non c'è più traccia (non è che non racconto le loro sortite offensive per antisportività, è che proprio non ce ne sono state, ndr). A rendere il parziale ancora più pesante ci pensa l'onnipresente Mario Trunzo che conclude in rete (anche se secondo mi voleva ciapar il palo, ndr) una bella ripartenza di Carati. Un minuto dopo il Bubi fissa il pareggio sull' 8-0 ancora con Puffetto Vanin, che parte palla al piede, salta due avversari e insacca per la sua prima doppietta in carriera. Mentre la gara di avvia alla conclusione, dopo aver rivisto alla lontana i padroni di casa dalle parti di Tabiadon che compie una prodezza sulla giocata sul secondo palo di Rizzi per Gamberoni (esaltandosi come un ragazzino, grande Tabia, ndr), il Bubi beneficia di un rigore a favore per un fallo di mano scriteriato di Parisi sulla linea di porta, ma la "Chioccia" Bonfiglio chiude troppo l' angolo di tiro e la pala scivola sul fondo (avevo detto che il rigore dovevo batterlo mi, ndr). Non succede più nulla fino alla fine, con il Bubi che in 60' è andato a segno 8 volte, ha colpito 6 pali ed è andata vicinissima ad incrementare il vantaggio almeno altre 6 volte. Lago di Cei invece che ha trovato in Carlesi il suo uomo migliore e quando il portiere è il migliore in campo e si perde 8 a 0 dovrebbe venire qualche dubbio a Mister Capotorto.

Salumi con poker e scala reale, Bandito nr 23

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