lunedì 14 settembre 2009

Un Bubi sempre più blu batte 3 a 2 il Tavernaro

(nella foto sopra, una versione "casalingua" del portierone Tabia!!!)

Prima trasferta stagionale per il rinnovato Bubi di Mister Roberto "Puffo" Vanin sul campo (anzi campetto, ndr) del Tavernaro, per il ritorno del primo turno di Coppa Italia. Si può dire che si parte da 0, o meglio, dall' inusuale 0 a 0 della settimana scorsa in quel del Palamainardo, quindi grandi possibilità di passare il turno per entrambe le formazioni.
La tensione prepartita viene allentata da un allenamento della squadra locale femminile di pallavolo, (non c è che dire, una gran bella visione e non solo per il gioco, ndr ), ma in spogliatoio ci pensa subito Puffo a far riprendere la concentrazione alla squadra. Il clima è molto caldo e non solo per la tensione, la temperatura interna della palestra infatti rasenta quella di un bel ferragosto assolato nel deserto del Gobi, (senza nemmeno una traccia di un bel birroccio fresco, ndr ). Mentre gli spalti cominciano a riempirsi come il parcheggio di Mirabilandia a dicembre, prendo posto a fianco di "Last Man Standing" Reale e di Puffo-baby per gustarmi una partita che di agonismo ne promette molto. Ma ancora 'na volta me tocca aspettare perchè l'illuminazione della palestra pare quella di una camera da letto old-style, ideale per giocare a mosca cieca e non a futsal. Il fischio d' inizio della partita slitta dunque alle 20.30, quando l'eterogenea coppia d' arbitraggio sancisce l'inizio delle danze. La fase di studio perdurata per tutta la partita d'andata non si ripete quest'oggi ... le occasioni infatti iniziano a fioccare ( eggio che una bella nevicata in Groenlandia in pieno gennaio, ndr ). Al 1' è Di Mauro a girarsi in un amen e a concludere ma Garbari si fa trovare pronto. Sul rovesciamento di fronte Paissan tenta la conclusione da posizione decentrata ma la manona del "Mostro" Tabiadon devia il diagonale in calcio d' angolo. Le prime giocate di classe s'iniziano a vedere attorno al 4', quando una triangolazione tutta di prima Facchini-Vedovelli-Facchini mette quest' ultimo a tu per tu con l' estremo di casa che però si salva in uscita. Nel frattempo l' attenzione mia e di Last Man Standing Reale si sposta sui movimenti tellurici del davanzale arbitrale femminile (veramente un bello spettacolo, ndr). Il Bubi intanto prende coraggio e inizia un tiro al bersaglio che coinvolge per ben tre volte a testa Clifford "Yuma" Carati e Simone "Flash" Facchini, i quali si vedono rispondere per ben sei volte picche dal guardiano dei pali trentini. La partita è fortemente condizionata dalla scivolosità della palestra che comincia ad assumere l' aria di un palaghiaccio e che costringe alcuni giocatori a indossare le lamine sotto le suole per pattinare meglio. La saggezza cinese di Mister "Puffo" Vanin lo induce dunque a cospargere l' area davanti alla panchina di tè iperzuccherato per masticizzare un po' le scarpe dei suoi. Il Bubi attacca con ordine e convinzione, senza lasciare spazi al contropiede dei padroni di casa, che si trovano chiusi nella proprio metà campo. Prima Trunzo (Mario, non il Golden Bocia, ndr) e successivamente Carolo si vedono mettere in angolo le bordate da Garbari, protagonista anche di un grande intervento 1 minuto più tardi quando toglie dell' incrocio una cannonata ravvicinata di Facchini. Il netto predominio territoriale è il segnale che il goal è nell' aria, ed infatti al 14' proprio capitan Facchini trafigge il portiere trentino in uscita con un bel diagonale dopo una percussione per vie centrali di Di Mauro. Dopo aver subito la rete dello svantaggio, il Tavernaro di Mister De Luca arretra ancora il proprio baricentro lasciando spazio ai tentativi di raddoppio di Carati e del sempreverde Facchini. La partita è piacevolissima e soprattutto molto corretta, (neanche stesse giocando la rappresentativa del Vaticano, ndr); il primo fallo infatti viene fischiato al 19' ai danni di Carati. L' intesa tutta under 21 Carolo-Carati-Carolo per poco non porta ad un goal d' autore, ma la palla rotola di poco oltre il palo. Beppe De Luca decide de interrompere l' euforia giallorossa chiamando Time Out al 22', e così, mentre i due Generali danno indicazioni alle proprie armate, Giannino Reale comincia a vaneggiare in tribuna (e la cosa mi inquieta e non poco, ndr). Tempo un minuto dal rientro in campo e la cura De Luca ottiene i suoi primi frutti. Punizione da metà campo (in questa palestra distante 1 metro e due noccioline dalla porta, ndr), malinteso sul posizionamento della barriera tra Tabiadon e Vedovelli e rasoterra imparabile che si insacca nell'angolino lasciato scoperto. In meno di 10'' poi il Tavernaro ha anche la possibilità di raddoppiare, ma un soffio di vento sposta la palla di quel tanto che basta a sfilare via accanto al palo. Ora è Puffo Vanin a richiedere il Time Out, visibilmente preoccupato per il calo psicologico dei suoi. Anche in questo caso la pausa programmata ha gli effetti sperati. Il Bubi torna ad attaccare e Carati ingaggia un duello personale con il guardiano della U metallica rovesciata trentino, il quale per ben 4 volte in meno di 2 minuti neutralizza le conclusioni del " Panzer della Pusteria". Il primo tempo è agli sgoccioli e mentre io già mi dispero perchè so che nell' intervallo non potrò rinfrescarmi l'ugola con un bel boccale di luppolo, Di Mauro sale in cattedra realizzando la rete del secondo vantaggio meranese, dopo una bella combinazione sull fascia sinistra tra Trunzo e Facchini, con la palla scagliata di prepotenza in mezzo all' aria trentina, che termina la sua corsa in rete dopo la deviazione del numero 7 giallorosso ... 2 a 1 e tutti a bere "Eine Frisches Getrànk", tanto per dirla alla Caressa. A causa del continuo e costante vaneggiamento del Real Condottiero, rientro con qualche minuto di ritardo nel mini-hangar che ospita la sfida, ma dall' espressione di vivacità del pubblico (che pare quella di Marzullo alle 3 di mattina, ndr) capisco che non è successo niente di rilevante se non il cambio del portiere per la compagine trentina. Mentre la noia soporifera dilaga nella palestrina in formato Micro Machines (ricordate le automobiline? Ndr), sugli spalti fa la sua comparsa la tifoseria trentina, racchiusa in un unico e fastidiosissimo individuo con una trombetta in mano (niente in confronto alla ben più blasonata Brigata Giallorossa, ndr) che si posizione proprio alle mie spalle. Al 5' intanto la partita comincia a rianimarsi prima con due conclusioni di Fratacci facili per un Mostro come Tabiadon, e poi con due conclusioni ravvicinate in mischia da parte prima di Trunzo e poi di Carati, entrambe ribattute da Demozzi sulla linea di porta. Ancora Carati vanifica l' ottimo lavoro sulla fascia sinistra di Carolo concludendo addosso al portiere di casa per la più semplice delle parate. Mentre sto cercando di scartare un Mars risalente alle guerre puniche, Tabiadon con un grande riflesso respinge di piede una punizione deviata di Cappelletti. La partita comincia a incattivirsi (come se la rappresentativa vaticana avesse di colpo lasciato spazio a Rocky e Rambo, ndr); in due minuti infatti vengono segnati sul taccuino del direttore di gara 3 nomi per falli di reazione, uno dei quali forse meritava il rosso diretto. Al 12' Pontalti si fa apprezzare per un volo plastico in bello stile (modalità Ed Warner, ndr) su conclusione al volo di Mario Trunzo. La partita è un crescendo continuo di emozioni e di tensione: prima Tabiadon risponde Presente sul proprio palo a una gran conclusione di Faes, poi Fabio" Puffo Junior" Vanin ruba palla sulla ¾ e prova ad avviare il contropiede, stoppato però dall' uscita tempestiva di Pontalti. Al 18' rosso diretto per Fratacci, salutato da Fairplay Vedovellli, per un fallo di reazione ai danni di Scutellà, (un calcio in culo degno dei migliori Luna Park, ndr) e Tavernaro costretto per 2 minuti in 3+1. I Bubi-boys tentano di sfruttare al meglio la superiorità numerica e concludono verso la U metallica di casa in successione con Benazzi, Carolo, ancora Benazzi, Facchini e Carati, ma il portiere trentino è sempre attento. Al 22' però avviene ciò che non ci si aspetta: Cappelleti ruba palla metà campo e si invola in contropiede verso la porta di Tabiadon. 3 contro 1 e per Valandro è un gioco da ragazzi depositare la bola nella porta sguarnita ... 2 a 2. La corazzata giallorossa però non ci sta e comincia a scagliare bombe a mano contro la porta trentina. Il primo granatiere è Facchini, poi Carolo tenta la conclusione a sorpresa e infine Carati cerca la soluzione di potenza, ma il corpo del portiere fa da scudo alla propria porta. Ci vuole tutta la freschezza del reparto Under21 meranese per riportare i giallorossi in vantaggio. Fabio Vanin recupera caparbiamente un pallone a metà campo e si invola verso la meta seguito da Trunzo. I due cincischiano un attimo davanti alla linea di porta improvvisando un torello con i difensori trentini e alla fine Trunzo insacca per l' ennesimo vantaggio ospite. Al 26' Bubi 3- Tavernaro 2. La partita diventa una guerra nei minuti finali, in cui si susseguono brutti falli da tergo e qualche insulto pesante. Ci pensa allora il Guru Puffo a placare gli animi chiamando Time Out. Gli ultimi 3 minuti sono tutti una dimostrazione di straordinaria bravura e longimiranza da parte di Sergio Tabiadon, il quale con una catena di interventi prodigiosi, decide che la partita debba terminare 3 a 2. La coppia arbitrale decide di accontentarlo e con un triplice fischio sancisce il passaggio alla fase successiva del Bubi (mentre io provo a riportare in possesso delle proprie facoltà cognitive un ipnotizzato Giannino Reale, ndr).
Anche se non al 100% delle proprie potenzialità e con qualche assenza importante, quella del Golden Bocia Trunzo su tutte, il Bubi ha dimostrato un' ottima mentalità e una discreta condizione fisica, segno che la Puf-filosofia sta pian piano facendosi largo nelle menti dei giovani giallorossi.

Salumi con ciondolo ipnotico, Bandito nr 23.

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