lunedì 13 aprile 2009

L'intervista … con il BANDITO Episodio 24: Marcio Roberto Brancher

(nella foto sopra, l'immenso Marcio in versione "ultimo dei Mohicani"!!!)

La quaresima in casa Banditesca è vertiginosa come la vista dal 102.duesimo piano dell'Empire State Building ... difatti quest'oggi abbiamo l'onore e il piacere di ospitare nei nostro fatiscenti studi una leggenda vivente del calcio a 5 ... un giocatore che le grandi sfide, le sgranocchia a colazione insieme ai kellog's rice krispies da quanto è abiuto a viverle in continuazione ... adesso però devo frenare la lingua e lasciare spazio alle sue parole ... mettetevi comodi, siamo già sulla pista di decollo!!!

Nome? Marcio Roberto

Cognome? Brancher

D: Finalmente ho il piacere di stare d’innanzi a un “mostro” sacro del calcio a 5 mondiale … devi scusare le mie mani che sudano come una fontana del New Mexico, ma l’agitazione è molta e galoppa più di Furia cavallo del west … spero che il mio “balordissimo” studio, sia di tuo gradimento … non fare complimenti, prendi pure tutti i gianduiotti che vuoi. Allora Marcio, nel maggio di quest’anno festeggerai il tuo 42.esimo compleanno … crederlo è durissima, soprattutto vedendo le tue strepitose prestazioni in campo … sui campi scivolosi ne hai vissute di tutti i colori, hai gioito come un bambino e pianto come un coccodrillo … com’è cambiato il futsal nel tempo? E’ migliorato, o l’eccessivo tattismo d’oggi lo ha fatto peggiorare?
R: ehehheh, ciao “banditi”, è un piacere fare parte della vostra gama di personaggi scelti per rispondere a domande cosi dirette. Ps FATTE ATENZIONE AL MIO ITALIANO heheh.
Per me i il calcio a 5 è migliorato tanto, le nuove regole che da 1990 sono state introdote hanno cambiato questo sport, nel senso che è diventato televisivo, pieno di “gol” di azioni spetacollari da parte dei fenomeni che vediamo nei campi di calcio a 5 , però come in tutte le modalità sportive ci sono atleti meno bravi degli altri, che non sono fenomeni com i piedi ma si con la testa e riescono con la tatica fare dificile la vita a chiunque."VEDI ME ". Peccato che oggi serve solo il risultato finale, e per arrivare li vicino hai bisogno di MOLTA TATICA DIFENSIVA.

D: I banditaci come me, provengono da una regione italiana che fa fatica a far decollare il C5, anzi diciamo che la nave carica di giocatori non ha mai abbandonato il porto dei “buoni propositi” … attualmente abbiamo un’unica squadra nelle serie professionistiche (il Green Tower in Serie B, ndr), e non è neanche messa cosi bene, anzi, è già retrocessa … dall’esperienza che hai acquisito da quando sei in Italia, sei riuscito a scoprire qual'è la formula segreta per far decollare il movimento??? E’ una questione unicamente legata ai soldi, oppure serve qualcosa di più importante???
R: Ci sono tante cose che possono cambiare il calcio a 5 in Italia, ma per me il fatto di fare diventare profissioniste le società è il più importante, perchè farebbe diventare profissionisti i presidenti, i dirigenti, gli arbitri e i giocatori.
I soldi dopo questo sarebbero la metà di oggi, e con questo il futuro dello sport era salvo.

D: Noi settimanalmente lottiamo come pipistrelli incastrati in una rete metallica, ci graffiamo come giaguari appesi ad un ramo, diamo vita a polemiche senza fine che non si vedono neanche a Controcampo, sudiamo tutta la settimana come beduini della tribù Neffica, per diventare semplicemente campioni regionali … tu invece nel 1996 sei diventato campione del mondo FIFA con la nazionale verdeoro su suolo spagnolo … come ci si sente ad essere “i migliori” del mondo nello sport che è la “tua vita”?? Che sensazioni ricordi di quella strepitosa cavalcata che vi ha portati a dire: “Si, siamo noi i migliori”?
R: Mi ricordo di quasi tutto, dei 50 giorni di retiro, dei km fatti sotto il sole di BELO HORIZONTE, “città brasiliana del retiro”, e quando dico km dico 8km tre volte alla settimana, delle partite prima della semi-finale, un pareggio contro UCRANIA 2 X 2 che a provocatto l’ira del nostro vice presidente CBFS, a dirittura voleva spedire a casa un giocatore, ma il grupo ha deciso che non andava a casa nessuno, ho andavamo tutte asieme, mi ricordo anche della partita semi finale BRA 6 X 2 RUS, ho fatto i miei primi 2 gol, e della finale quando RONALDO E GIOVANI ex BARCELONA sono andati nel spogliatoio a salutarci prima della partita, e dopo mi ricordo de quase tutte le mie azione, dopo la festa in campo, il saluto di 15000 milla spettatori, la copa. Ti raconto tutto questo perchè è stata la conquista più bella e anche la più dificile della mia carriera. Per me questo è essere uno dei “migliori” nel 1996, sapere che era difficile, sapere della responsabilità, ma sapere che la vittoria ci porterà al CIELO.

D: Fin da quando sei arrivato in Italia nel lontano 2003, la tua casa è sempre stata custodita dai “grifoni” di Arzignano … in terra veneta hai coltivato moltissimo, ma raccolto anche altrettanto … scudetti, supercoppe italiane, e quest’anno anche la coppa nazionale … cosa ci puoi dire di questo cuore biancorosso? Ti senti di ringraziare in particolare qualcuno, che si è adoperato per rendere i tuoi sogni realtà? Pensi che il club presieduto da patron Ghiotti potrà puntare un giorno alla conquista della Coppa Campioni di C5?
R: Ad’ Arzignano sto molto bene, ho partecipato di tutte i trofei della squadra da quando è in serie A, e questo mi ha fatto innamorare per questi colori e pela gente del posto. Chi ho fatto degli amici i miei figli vanno alle scuole da 6 anni e anche loro stano bene, e questo per me conta tanto. Quando sono arrivato ANDREA me a detto che voleva un scudetto una coppa Italia, e la possibilita di giocare la final four della champions league, è quello che ancora manca, ma non molare mai un obietivo, è questo che abbiamo in testa. Dopo vincere la Coppa dei Campioni è un’altro discorso, per vincere dobbiamo migliorare la squadra.

D: Nella seconda parte della stagione 2006/07, lasci il territorio vicentino per approdare alla Luparense di San Martino di Lupari … rimani tra le file dei lupi per sei mesi, giusto il tempo necessario per cucirti sulla maglia un altro scudetto, poi torni a scorrazzare sul parquet del PalaTezze … com’è stato andare a giocare in una delle rivali storiche dei grifoni? I movimenti di mercato fra le due società sono moltissimi, però tu eri (e sei tutt’ora, ndr) il capitano … sono sicuro che un po’ hai sofferto, che ricordi hai di quel periodo? Sia i belli che i brutti …
R: A dicembre del 2006 la societa Arzignano ha deciso di vendermi (la causa, una bona offerta uheuheuheuhe) come ti avevo detto prima, cambiare il colore che ero innamorado non mi andava giu, ma questo è il mio lavoro, cambio squadra da quando avevo 18 anni, e sono stato in tutte le squadre molto profissionista, come quando sono stato alla LUPARENSE. Li avevamo un grande grupo, un spogliatoio unito, gente giovane e gente con tanta voglia di dimostrare di poter fare ancora bene, con questo e con quello che faceva la societa il MISTER , abbiamo vinto. I ricordi buoni erano gli allenamenti, le partite, lo sprits di ogni mercoledi, il mangiare di dopo partita, tutti insieme (giocatori e le famiglie) e con la gente che era sempre con la squadra.
I ricordi (brutti), fare strada ogni giorno per andare e tornare a casa, quei momenti erano veramente difficile, e alla fine il modo come sono stato interpretato per tornare ad’Arzignano, ho sentito di tutte i colori ma la verità e che la mia famiglia era chi, e i miei figli avevano delle amici, e ho deciso di restare, ho pagato quello che dovevo e sono tornato a casa, non sono scappato.

D: Nel corso degli anni hai avuto a che fare con una valanga di compagni, in giro per tutto il mondo … alcuni ti avranno fatto incazzare come come un demone a cui hanno rubato la coda, altri ti avranno fatto ridere come un clown del circo di Moira Orfei … allestiscimi due quintetti, uno fatto dai giocatori più forti e decisivi con cui hai mai giocato e l’altro studiato con i compagni che facevano più spogliatoio e che ti strappavano sempre e comunque una risata!!!
R: Ollora ho avuto tanti compagni di spogliatoio, e veramente ho visto di tutto, eeheh, ma i 5 piu divertenti sono: Sandrinho, Rodrigo Taverna, Baptistela, Cuzzolino e il "bad boy" ANDRE BEARZI.
I 5 piu bravi sono : Caio, Sandrinho, Foglia, Pinilla, Amoroso.

D: Ti trovi al casinò di Montecarlo, con tutta la squadra per festeggiare la vittoria della coppa nazionale … tutti si dirigono verso la roulette, ma tu invece vieni ammaliato dal tavolo del Black Jack … nel giro di pochi turni inizi a creare un gran gruzzolo di grana, e decidi di giocare tutto in un’ultima mano … bingo, grazie a un bel po’ di culo fai saltare il banco, ma il croupier non vuole saperne di pagarti, prima devi rispondere a delle semplici domande: “Allora Marcio, chi vincerà il campionato 2008/09 di Calcio a 5? Chi sarà il capocannoniere del torneo? Chi saranno le squadre retrocesse?” … non puoi non rispondere, anche perché i tuoi compagni hanno tutti perso, e quindi puoi pavoneggiarti fino a fine stagione!!!
R: L’Arzignano , Kakà, Spoleto e Scicli.

D: Allora … da oggi sei ufficialmente un “Bandito del calcio a 5” onorario, ma come ogni intervista che si rispetti, deve chiudersi con il lancio del sassolino … adesso ti regalo il microfono e ti permetto di toglierti un rospo che galleggia da troppo tempo nel tuo stomaco … non esitare, sono tutti con le orecchie spalancate per sentire quello che dirai!!!
R: Bene, i giocatori di calcio a 5, non hanno l’obbligo di giocare sempre nella stessa squadra, quando decidono di cambiare con soldi in piu o meno non sono MERCENARI, sono professionisti, possono andare dove vogliono, perche hanno 10, 15 anni di lavoro (nel calcio a 5) e dopo non hanno un lavoro che gli porterà alla pensione, allora devono racogliere il massimo, perchè dopo sarà molto dura per loro. Se un impiegato ha una offerta di un’altra azienda per guadagnare di piu e cambia lavoro è un mercenario ???
Spero haver dato quello che volevate banditi, è stato un piacere, ho aggiunto il vostro blog nei preferiti cosi posso vedervi sempre .
A presto, ciao.

Mentre attraverso l'uscio del mio diroccatissimo studio insieme a Marcio, penso sostanzialemente a due cose, prima di tutto, che ci siamo meritati un super spritz con tanto di tapas provenienti direttamente da "Barcelloneta de ura", e in seconda battuta penso che intervistare "futsal player" come lui è una vera gioia oltre che una grandissima soddisfazione ... speriamo di avere presto l'occasione d'intervistare altri giocatori al "top" come lui!!!

Prima di chiudere, voglio mandare un cesto di salumi pregiatissimi a Gigi "Harry Potter" Regondi (presto sulla nostra lunghezza d'onda con una "balordissima" intervista, ndr) ... se questa intervista è on-line, il merito è tuo!!!

Salumi orgogliosi, Bandito nr.13!!!

Nessun commento: