Amici, potrà sembrare esagerata l'enfasi del mio titolo, ma per noi "comuni mortali", per noi dilettanti della suolata, la partita di stasera è come una finale di Champions, forse di più. Sì, perchè 220 giorni di calendario, un'ottantina di allenamenti, 29 giornate di campionato non sono state sufficienti a spezzare l'equlibrio. O meglio, non del tutto!
Ecco allora che a 12 ore dal match dell'anno, più che gli aspetti tecnici o tattici, ci piace cercare di respirare il clima dell'evento; e sì, perchè oltre alla posta in palio (che è enorme, visto che consiste nella promozione nel campionato nazionale di serie B), ci sono una serie di componenti che rendono ancora più affascinante la sfida Merano-Bolzano. Primo tra tutti, il fatto che quasi tutti gli uomini chiave del team bolzanino, hanno vestito la maglia bubina e vissuto da dentro cosa significa essere parte di questa società. DiMuccio e Sommacampagna in particolare, ma anche Parolin, Passanezi, i mister Sieff e Corradini, hanno tutti alimentato il calamaio da cui la penna meranese ha attinto l'inchiostro per scrivere una storia gloriosa, la più gloriosa della nostra regione. E proprio questo è il principale elemento a favore dei ragazzi di Benussi: l'esperienza, l'abitudine alle partite senza appello. E dall'altra parte, ovviamente, l'inesperienza del gruppo; se si ecludono la storia di calciatore a 11 di Simone Facchini, che ne fa il vero leader dei meranesi, e i trascorsi di Tabiadon e Vedovelli, i green boys di Vanin si sono affacciati a questo sport negli ultimi 2 o 3 anni e non possono certo affrontarla con la serenità di una partita qualunque.
A proposito di Vanin, la componente nr.2 della sfida è nella opposta filosofia dei due mister. Pacato, attento al fattore umano, al gruppo, al fair play, ma meno esperto e pronto dal punto di vista tattico, "Puffo" Vanin è amato oltre che dai suoi giocatori, anche dalla stragrande maggioranza degli avversari. Da ricordare la sua proficua collaborazione con Gianni Reale e lo staff dell'under 21. Scaltro, con esperienze sui campi di serie A che gli hanno insegnato tanti trucchi del mestiere, preparato tatticamente e sostenitore dello slogan "ogni mezzo è lecito, pur di arrivare al successo", Sieff è più odiato che amato, pur riconoscendogli tutti una preparazione nettamente sopra la media regionale. La terza componente è il paradosso della prima: se l'esperienza è nettamente a favore della rosa bolzanina, impressiona che a sfidarsi siano la più blasonata e storica società della regione e una quasi neonata, con soltanto 3 anni di vita! Ovviamente a scendere in campo non sono i dirigenti, ma certamente se così fosse, i vari Calovi & C. sentirebbero meno pressione dei giovani Benussi e Sette! Per quanto riguarda gli aspetti più specifici, va detto che entrambe le squadra arrivano alla sfida decisiva col fiato corto, come testimoniano le risicatissime vittorie per 3-2 dell'ultimo turno. Sembra che le due rose saranno al completo, anche se nel Bubi resta l'incertezza sulla presenza e sulla condizione di Stefano Trunzo. Si affrontano la squadra col miglior rendimento casalingo e quella con le migliori statistiche fuori casa (insieme al Green Tower), la miglior difesa contro il miglior attacco, anche se la differenza reti premia nettamente i bolzanini. Da rimarcare come il primo marcatore meranese, Vedovelli, sia soltanto diciassettesimo nella classifica marcatori, preceduto da ben 4 bolzanini!
Forse ho trascurato di ricordare che i bolzanini avranno a disposizione due risultati su 3, avendo 2 punti di vantaggio, frutto della vittoria nello scontro diretto dell'andata, vinto 2-1 con reti di Stefano Trunzo, Parolin e Sommacampagna, tre dei protagonisti attesi domani sera...
Beh, abbiamo detto tutto: spero che la notte sia stata tranquilla per tutti i contendenti (a meno che i favolosi ultras meranesi non abbiano organizzato una "pentolada" sotto gli alloggi dei bolzanini stanotte!) e che gli permetta di essere al top proprio nella serata dove la paura non ha il ticket d'ingresso! Comunque vada, sarà un successo!
Ecco allora che a 12 ore dal match dell'anno, più che gli aspetti tecnici o tattici, ci piace cercare di respirare il clima dell'evento; e sì, perchè oltre alla posta in palio (che è enorme, visto che consiste nella promozione nel campionato nazionale di serie B), ci sono una serie di componenti che rendono ancora più affascinante la sfida Merano-Bolzano. Primo tra tutti, il fatto che quasi tutti gli uomini chiave del team bolzanino, hanno vestito la maglia bubina e vissuto da dentro cosa significa essere parte di questa società. DiMuccio e Sommacampagna in particolare, ma anche Parolin, Passanezi, i mister Sieff e Corradini, hanno tutti alimentato il calamaio da cui la penna meranese ha attinto l'inchiostro per scrivere una storia gloriosa, la più gloriosa della nostra regione. E proprio questo è il principale elemento a favore dei ragazzi di Benussi: l'esperienza, l'abitudine alle partite senza appello. E dall'altra parte, ovviamente, l'inesperienza del gruppo; se si ecludono la storia di calciatore a 11 di Simone Facchini, che ne fa il vero leader dei meranesi, e i trascorsi di Tabiadon e Vedovelli, i green boys di Vanin si sono affacciati a questo sport negli ultimi 2 o 3 anni e non possono certo affrontarla con la serenità di una partita qualunque.
A proposito di Vanin, la componente nr.2 della sfida è nella opposta filosofia dei due mister. Pacato, attento al fattore umano, al gruppo, al fair play, ma meno esperto e pronto dal punto di vista tattico, "Puffo" Vanin è amato oltre che dai suoi giocatori, anche dalla stragrande maggioranza degli avversari. Da ricordare la sua proficua collaborazione con Gianni Reale e lo staff dell'under 21. Scaltro, con esperienze sui campi di serie A che gli hanno insegnato tanti trucchi del mestiere, preparato tatticamente e sostenitore dello slogan "ogni mezzo è lecito, pur di arrivare al successo", Sieff è più odiato che amato, pur riconoscendogli tutti una preparazione nettamente sopra la media regionale. La terza componente è il paradosso della prima: se l'esperienza è nettamente a favore della rosa bolzanina, impressiona che a sfidarsi siano la più blasonata e storica società della regione e una quasi neonata, con soltanto 3 anni di vita! Ovviamente a scendere in campo non sono i dirigenti, ma certamente se così fosse, i vari Calovi & C. sentirebbero meno pressione dei giovani Benussi e Sette! Per quanto riguarda gli aspetti più specifici, va detto che entrambe le squadra arrivano alla sfida decisiva col fiato corto, come testimoniano le risicatissime vittorie per 3-2 dell'ultimo turno. Sembra che le due rose saranno al completo, anche se nel Bubi resta l'incertezza sulla presenza e sulla condizione di Stefano Trunzo. Si affrontano la squadra col miglior rendimento casalingo e quella con le migliori statistiche fuori casa (insieme al Green Tower), la miglior difesa contro il miglior attacco, anche se la differenza reti premia nettamente i bolzanini. Da rimarcare come il primo marcatore meranese, Vedovelli, sia soltanto diciassettesimo nella classifica marcatori, preceduto da ben 4 bolzanini!
Forse ho trascurato di ricordare che i bolzanini avranno a disposizione due risultati su 3, avendo 2 punti di vantaggio, frutto della vittoria nello scontro diretto dell'andata, vinto 2-1 con reti di Stefano Trunzo, Parolin e Sommacampagna, tre dei protagonisti attesi domani sera...
Beh, abbiamo detto tutto: spero che la notte sia stata tranquilla per tutti i contendenti (a meno che i favolosi ultras meranesi non abbiano organizzato una "pentolada" sotto gli alloggi dei bolzanini stanotte!) e che gli permetta di essere al top proprio nella serata dove la paura non ha il ticket d'ingresso! Comunque vada, sarà un successo!
Salumi adrenalinici, Bandito Multidirezionale!!!

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