martedì 6 ottobre 2009

Amoroso toglie il tappo e l'Isolotto affonda ...

(nella foto sopra, Mastro LoConte, appena rientrato dopo un fastidiosissimo infortunio)

Ed eccoci giunti ai nastri di partenza del campionato di serie B, carichi come Bolt quando si appresta a spazzar via le velleità degli avversari. Dopo un risveglio a dir poco traumatico (il vostro amato bandito il fine settimana non si alza prima delle 13.00/14.00, figuratevi cos'è significato alzarsi alle 6.50 del mattino) mi sono recato a prendere il pullman della squadra. A Verona nord la truppa era al completo, pronta per dirigersi in quel di Firenze, non prima però di pranzare al Cantagallo (non il Vallespluga), di digerire con calma (purtroppo gli amari erano proibiti) e di godersi il panorama (na tristezza ….). Giunti ad Isolotto, ci troviamo subito di fronte ad un centro sportivo con i fiocchi, con campi di calcio a 5 all'aperto, un simpatico centro ristoro e la palestra, coperta con un mega-tendone, che di lì a poco avrebbe ospitato il match. La temperatura all'interno della palestra si presenta subito stile Copacabana, sarà l'effetto tendone, sarà che il caldo lo soffro sempre, ma in questi momenti rimpiango una bella birra gelata … Le squadre cominciano il riscaldamento, con in sottofondo l'impianto all'interno della palestra sparato a tutto volume. Alle 15.00 in punto comincia la partita, con il Povoli Team che schiera il quintetto-tipo: Caio, Marcio, Antonelli, Ranieri, Amoroso. Subito il Bomber per eccellenza scatena la sua furia verso la porta del guardiano fiorentino Giovannelli Claudio (indubbiamente il migliore in campo per i suoi) ed in cinque minuti segna due gol (il secondo con una deviazione degna del miglior Pippo Inzaghi, vale a dire "io mi metto in mezzo, vedrai che la palla mi sbatte contro") e colpisce un palo incredibile, tanto che il sottoscritto stava già mettendo a referto la segnatura, visto che il bomber gardesano ha scoccato il tiro a porta vuota (come attenuante il fatto che arrivava in piena corsa, e che l'assist di Ranieri era veramente veloce). L'Isolotto riesce ad accorciare le distanze al sesto minuto con Umalini, ma è un fuoco di paglia, perché il pallino del gioco rimane sempre in mano al Povoli, che con Marcio allunga sul 4-1 nel giro di tre minuti: il primo gol con una bomba dai dieci metri all'incrocio, dopo uno schema da calcio d'angolo, il secondo con un tocco sotto porta. Quando la partita sembra chiusa, ecco che l'Isolotto si fa sotto e accorcia sul 3-4 con due gol in un minuto, prima con Tesi e poi con Di Lauro. A questo punto la palestra diventa una bolgia (un centinaio abbondante di persone urlanti con l'accento stile Conte Uguccione, tra le quali spiccava un simpatico cantore che aveva tra i suoi bersagli preferiti capitan Marcio e mister Bobo, un vero Lord della favella) ma Amoroso (della serie "i soliti sospetti") con una doppietta permette al Povoli di allungare sul 6-3, non perdonando sotto porta con tiri sempre ben precisi ed angolati. A questo punto, a meno di due minuti dalla fine, arriva il gol del 7-3 che porta la firma prestigiosa di Caruso, trattasi di un vero e proprio gollonzo in perfetto stile gialappiano: passaggio di punta dell'argentino per Amoroso, che si trova spalle alla porta a non più di un metro dal portiere, velo del bomber e palla che si insacca in rete. Fine primo tempo, con Amoroso mattatore, autore di quattro gol, 3 pali, un cartellino giallo preso, due fanciulle abbordate a bordo campo e chi più ne ha più ne metta. Il tempo di andare in bagno a darsi una rinfrescata e comincia la seconda frazione di gioco, con il Povoli che allunga sul 9-3, ancora con Amoroso e Marcio (un gol a testa). A questo punto la partita scende molto di tono, i giocatori dell'Isolotto meditano vendette trasversali (la tribuna non era altro che una serie di transenne ad un metro dal campo, quindi potevo sentire bene tutto quello che succedeva in campo, insulti compresi eheheh) ma, paradossalmente, lo sfortunato Antonelli subisce un duro colpo a ginocchio e caviglia della gamba destra dopo un contrasto sulla palla. Nella rotazione entra quindi Mastro Loco, al solito sapiente e diligente (Loco, la birra me la offri la prossima volta) e, tra una botta e l'altra, il Povoli continua a macinare gol, fino al 12-3 (due Amoroso e uno Zaccani). L'Isolotto rende il risultato meno amaro portandosi sul 5-12, mandando in gol Tesi e Giovannelli Patrizio (rigore molto dubbio).Entrano in campo per il Povoli Team i giovani Povoli e Sordo, con quest'ultimo che segna il gol del 13-5 grazie ad un assist al bacio (perugina) di Caruso, che salta tre uomini e mette in mezzo per il giovincello, che colto dall'emozione per poco non sbaglia (la palla batte dolcemente sul palo ed entra in rete). Anche nel secondo tempo Amoroso non si fa mancare nulla e colpisce altri due pali.La partita finisce, dopo un secondo tempo avaro di emozioni, con il Povoli che ha subito messo al sicuro il risultato e, in fin dei conti, dopo aver guardato il mio tabellino (che è molto meglio di quello di Rino Tommasi) la partita vera e propria è durata 18 minuti (effettivi) del primo tempo, il resto è stata soltanto accademia. Dopo un viaggio di ritorno filato liscio come l'olio, con una sosta in autogrill per il doveroso panino della sera (in realtà due, con la porchetta e la coca cola per il più classico dei rutti liberi) finalmente sono arrivato a casa a riposare la stanche membra, dopo 14 ore complessive di trasferta (ma ne valeva la pena), se solo quel maledetto olandese con la maglia nerazzurra non mi avesse rovinato la serata ….

Salumi fiorentini dal vostro bandito n. 69

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