mercoledì 26 gennaio 2011

In casa C5 nessuno pensa a rasare il Prato

(nella foto sopra, un Martin "Big Mac" Gianordoli in versione: "con la sola imposizione delle mani")


Sabato di c5 importante in citta' e il salotto di via Roen si riempie per l'arrivo a Bolzano di una nobile decaduta del futsal nazionale. I ragazzi di Loss affrontano infatti il Prato, quinta forza del campionato nonche' ex squadra dell'ex C5 Malandrino se non erro. Partita che si preannuncia appetitosa soprattutto perche' i bolzanini sono reduci dal clamoroso sacco di Imola dove hanno fatto bottino pieno costringendo i forti romagnoli a cedere il primato ai diretti avversari del Villorba (ma forse erano gia' primi). Un C5 in salute e decisamente in risalita nonostante l'assenza, ormai definitiva dato che ha cambiato casacca, di Matteo Tschurtschenthaler (non ce la facevo a non scriverlo un'ultima volta) e quella del giovane Salvi, stampellato come Marilyn Manson in un suo vecchio video e fermo ai box per chissa' quanto. Senza contare la mancanza ormai cronica di Di Muccio che mi dicono aver finito la stagione.
Premetto che al messaggio del Neffo con richiesta di buttare giu due righe sulla partita rispondo testualmente “No bastardo perche' mi cambi sempre le cronache a tradimento infame” quindi se vedro' cambiare anche solo una lettera a questa cronaca assicuro a tutti che mettero' in rete il filmato della prima volta a letto di Neffo, tipo Wikileaks, dato che non sono mai stato risparmiato dalla scure della censura neffiana (neanche all'Osservatore Romano taglierebbero tanto) e me sono rotto li cojoni aho'.
Arrivato a Roen decido di schierarmi in curva ultra', affiancato dal bandito che di numero fa 14, da “Ho una bella foto in Skype” Sanfelici e da una schiera di emeriti sconosciuti che pero' intorno a me tutti conoscono....bo.
I primi minuti di gioco sono scoppiettanti come un sacco di pop corn nel microonde: prima e' Parolin a scaldare le mani all'estremo avversario Nardi, controfigura del Francesco Renga dei tempi dei Timoria, con un bel fendente in diagonale, subito imitato da Mongelli da destra, con lo stesso esito finale, cioe' gli applausi per il numero 1 pratese. Nel mezzo due occasionissime per gli ospiti e altrettanti applausi per Gianordoli che prima salva di petto e poi controlla una palla che esce di un soffio. La partita vive a questo punto una decina di minuti di quiete, rotta da un'altra incursione ospite sviluppata sulla sinistra e chiusa con un sasso a incrociare fuori di un pelo pubico. Questo sara' un tema ricorrente dell'incontro. Il Prato tiene i due esterni abbastanza alti, al punto da mettere spesso in crisi gli esterni bolzanini in fase di copertura. Quando la palla passa sono guai. E' cosi che l'equilibrio si spezza a vantaggio dei toscani piu' o meno a meta' tempo, quando gli ospiti imbastiscono un tris di passaggi veloci che mettono Apruzzese, in assoluto il migliore in campo, nelle condizioni di dover solo appoggiare in rete appollaiato sul secondo palo. Il C5 prova a reagire ma paga 5 minuti di appannamento del proprio capitano Parolin e non e' un caso forse se proprio dal suo ennesimo tentativo di saltare l'avversario partendo da ultimo uomo il Prato costruisce il 2-0. Palla recuperata e rampa di lancio sgombra per Apruzzese che si presenta solo davanti a un impotente Gianordoli che non puo' nulla per salvare la sacca bolzanina.
Il C5 non molla ed e' Crepaldi a mettere i brividi agli ospiti con un doppio tentativo, prima mortificato da una gran parata di “Renga” Nardi e poi mancando la porta di un soffio sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
Il primo tempo si chiude col doppio vantaggio dei toscani e lo sdegno dei padroni di casa per le buone occasioni sprecate. La partita sembra pero' riaprirsi a inizio secondo tempo quando da un calcio d'angolo conquistato dal giovane Fraccaroli il C5 accorcia le distanze: battuta di Parolin e irruzione dello stesso Fraccaroli che di prima intenzione la sbatte dentro. I nostri si rianimano ma ci pensa ancora Apruzzese a spegnere ogni velleita', concludendo in rete un'azione che potrebbe essere un manifesto del calcetto: palla recuperata sulla propria tre quarti, passaggio veloce in profondita' verso l'angolo opposto del campo, appoggio di prima intenzione sul secondo palo e palla in rete. Scroscio di applausi e giramento di testa per i 4 cicinquini in campo. Il tutto prima che vada in scena un autentico film dell'orrore: ancora palla persa a meta' campo dai padroni di casa e contropiede ospite 2 contro 0. Gianordoli in uscita viene tagliato fuori dal passaggio dell'esterno di sinistra ospite che mette, credo, ancora Apruzzese davanti alla porta completamente vuota. Questo pero' questa volta stoppa e invece di insaccare scivola sulla palla facendo una specie di elastico e portandosela sul fondo tra lo sgomento generale della tribuna. A questo punto il C5 preme sull'acceleratore andando spesso a sfiorare il gol con Parolin, Fraccaroli e Crepaldi ma e' il Prato a trovare il pezzo che chiude la partita verso meta' tempo: sto gol non me lo ricordo pero', so solo che lo segna Apruzzese, autore di un poker stile Texas Hold'em. Mancano ancora piu o meno quindici minuti ma il Prato li fa scorrere alla grande, subendo si il gol di Parolin (bellissimo slalom tra tre avversari al limite dell'area e bomba nell'angolo basso alla destra di Renga) ma respingendo gli assalti stile Brigate ʿIzz al-Dīn al-Qassām (e con questa Neffo anche il Mossad iniziera' a seguire il tuo blog bbbbbbbbbbbbbbb) dei cicinquini come solo una grande squadra sa fare e cioe' facendo girare molto palla. Da qui alla fine ci sono svariate occasioni per i padroni di casa ma qualche buona parata di Nardi e parecchie imprecisioni degli avanti biancorossi dicono che i tre punti se li porta a casa il Prato. I toscani espugnano il Palaroen con merito, sfornando un Apruzzese scintillante e giocando un ottimo calcetto (io sono un noto esperto....). Il C5, dopo l'ubriacatura di Imola, torna con i piedi per terra. Per salvarsi ci sara' molto da lavorare ma le carte ci sono tutte.

Bella li, Bandito 666

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