lunedì 2 novembre 2009

ERA QUASI MEGLIO UN CINAR…

(nella foto sopra, secondo voi, il Bandito nr.666 sta puntando a diventare papa???)

Oggi inizio con dei ringraziamenti dovuti:
-al C5, che sfiorando la doppia cifra mi costringe a uno sforzo immane per ricordare chi minchia ha segnato e come (ho un'autonomia di 5 gol a partita, poi è tragedia);
-a Uku, che giovedì mattina ha fatto colazione con l'Imodium;
Passiamo al parquet. Ormai classico anticipo del giovedì, che questa volta mette di fronte la Febbre Gialla e il C5, una delle pretendenti allo scudo. Sulla carta c'è poca partita e il campo, a conti fatti, non dirà molto di diverso. Febbre che si presenta con le assenze ormai croniche di Biasione e di "Guy" Ricci. C5 che parte forte e che lascia subito il segno sulla pellaccia del Presidentissimo, che per due volte si immola di fronte ai missili scagliati dagli avversari verso la nostra porta. Si parla di rombi da pallone impressi a vita su pancia e coscia di Gualti. Su un capovolgimento di fronte si assiste a un brutto gesto di fair play di capitan Di Muccio, che segnala all'arbitro un corner a favore della Febbre Gialla, non visto dalle giacchette nere (purtroppo non sarà questo l'unico episodio di fair play tra le squadre). Dopodiché arrivano i gol: Parolin addomestica un pallone al limite dell'area, punta Gualti che con un piffero in bocca prova a ipnotizzarlo come un serpente. Finta a sinistra, accentramento e bomba al 7. Gran gol, 1-0, Corea incolpevole. La Febbre prova a reagire ma pochi minuti dopo arriva un colpo che potrebbe essere da k.o.: Fronzi Gonzales ingaggia un duello con un avversario in fascia, all'altezza della propria tre quarti, sembra avere la meglio ma ha la peggio perché il pallone ricoperto di vinavil rimane li dov'è. Arriva Di Muccio che non si fa pregare e dal limite dell'area fredda Corea in diagonale, un po' come Ariel fredda lo sporco e accarezzando i colori. 2 a niente e partita che sembra già chiusa a metà primo tempo. Poi succedono le cose tipiche del calcio: una squadra un po' rallenta, un'altra prende coraggio ed è così che arriva il gol giallonero. Fronzi scende in banda destra e non contrastato arriva di fronte a Marinelli. Miccia in diagonale bassa e 2-1. Gol che arriva in una delle rare folate offensive dei febbricitanti, in un primo tempo che ha visto tante ottime occasioni per il C5, fortunatamente spesso impreciso al momento di concludere. Primo tempo che si chiude col risultato in bilico e col solito piagnisteo in memoria di Teschio Tsu. Il calcio a 5 regionale non è più lo stesso senza il teschio dietro la spina. La seconda frazione inizia con il Ze fünf che preme sull'acceleratore per chiudere una partita che sembra complicarsi oltre il previsto. Ma in questa frazione si suonerà tutta un'altra musica e lo si capisce quando da un batti e ribatti in area Febbre ne esce un pallone golosissimo per un Di Muccio proveniente direttamente dagli spogliatoi. Pietra devastante sotto il 7 e Corea che deve rinunciare all'ennesima nidiata di vedove nere amorevolmente allevata tra i pali. Il gol sembra dare il colpo di grazia a una Febbre fiduciosa nella rimonta. Passano alcuni minuti e gli sforzi zefünfiani vengono premiati ancora. Palla centrale per un sudatissimo Sommacarfagna, che di maglietta fradicia tiene lontano il proprio marcatore. Stop, colpo di suola e invito a nozze per il solito di Muccio che dal limite bombarda ancora una volta il 7, questa volta quello dove Uku tiene il terrario con le formiche. Formiche ovunque e 4-1. Partita che però non finisce ancora: a riaprirla almeno un po' ci pensa Gualti, al primo gol stagionale. Dalla panca mi è sembrato un pallonetto calciato in equilibrio precario, mentre ripeteva alcuni passi di rock acrobatico (il nostro parteciperà ai prossimi mondiali), a beffare Marinelli poco fuori dalla porta. A questo punto il risultato lascia ancora spazio alle speranze giallonere, ma la panchina è corta e già bella incerottata. Perso Fronzi per una distorsione e con un Silvietto con un ginocchio gonfio come lo stesso Silvietto quando festeggia i compleanni alla Paulaner, il C5 affonda i colpi finali. Prima un diagonale di Crepaldi da dentro l'area (forse questo era il 4-1 e l'ho invertito col gol di Di Muccio, ma chi se ne frega….) e poi ancora con Parolin (credo), arrivano i gol che rendono il risultato parecchio pesante per una Febbre in balìa degli avversari e che fatica veramente a trovare in panchina qualcuno sano per dare il cambio a chi in campo ha ormai anche le budella fuori dalla bocca. Da qui alla fine del match il C5 colpisce ancora 2 o 3 volte (non so neanche quanto sia finita esattamente, ero impegnato a discutere con Bena delle escort di Silvio…non vi dico quale Silvio però!) e ricordo solo il gol di chiusura, tanto per cambiare, di Di Muccio: calcio d'angolo, classico passaggio in mezzo all'area, lui che spunta come un ninja da un nuvola di fumo, piattone in porta e nuova sparizione in una nuvola di fumo. Risultato pesante per la Febbre, in parte dovuto all'evidente superiorità dell'avversario e in parte a una situazione infortuni che sarebbe grave anche in un torneo di biliardo. In attesa di partite un po' più alla nostra portata cerchiamo di vedere le cose buone, come il risultato tutto sommato non da buttare finchè il fisico ha retto e un grandissimo Corea in porta (sembrava Visnu in certi momenti, 8 braccia). Per quanto riguarda il C5, si è visto un gioco spumeggiante come uno Chardonnay con dentro un'aspirina effervescente, fatto di sovrapposizioni continue e di ripartenze velocissime, supportate dalle qualità tecniche dei protagonisti. Per puntare alla vittoria finale sarebbe opportuna maggiore precisione sotto porta, nel primo tempo le occasioni sono state tante e avversari di livello superiore non perdonano. Per marcatoti e risultato precisi www.gsfebbregialla.it e www.c5bolzano.it.

Pentacoli a tutti, Bandito 666.

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